La nostra professione ha un nemico più grande e subdolo di tutti e che sta crescendo: l’ignoranza.
Lo dice la presidente Ipasvi nazionale Barbara Mangiacavalli in merito alla questione vaccini.
Vaccini, Mangiacavalli: Difendiamo i cittadini dall’ignoranza
C’è tutto un fronte quello dei genitori no-vax che sta prendendo sempre più piede, mentre il nostro paese è stato classificato tra quelli a rischio per il morbillo. E poi c’è anche chi, come l’assistente sanitaria di Treviso, che ha finto di vaccinare i bimbi e adesso in settemila devono ripetere la vaccinazione. La situazione è così degenerata, al punto che Mangiacavalli non poteva più tacere.
Sono la scienza, la clinica e le evidenze che devono guidare la nostra azione quotidiana – dice la presidente della federazione -, oltre naturalmente il buon senso di capire che non si può arbitrariamente sostituirsi a tutto ciò che nel mondo è evidenza di cura per una propria scelta, non si possono e non si devono fare scelte personali che possano mettere a rischio la salute dei pazienti contro ogni evidenza scientifica. Noi infermieri ci sentiamo in prima linea in questo, perché l’assistito ha bisogno di capire ed è qui che l'infermiere interviene comunicando con lui e colmando eventuali lacune, rispondendo ai suoi dubbi, soddisfacendo la sua insicurezza anche sociale
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Il nostro compito – aggiunge la presidente Ipasvi - è sì quello di essere professionisti in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini con professionalità e competenza, ma anche quello di mettere i cittadini nelle condizioni di fare scelte consapevoli, assicurandoci che essi conoscano tutti gli effetti in senso positivo e in senso negativi delle loro eventuali scelte
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Secondo la presidente Ipasvi il caso dei vaccini è ancora più grave se consideriamo che il 30% di chi deve tutelare la salute dei cittadini ha dubbi personali su questo tipo di approccio terapeutico e, peggio, la metà dei sanitari e dei pazienti crede che il rischio di malattia senza i vaccini sia basso, al punto che sono ancora troppo pochi quelli che si vaccinano. Noi dobbiamo essere i tutori della salute dei pazienti - dice Mangiacavalli - e come tali, oltre che al rispetto delle evidenze scientifiche, dobbiamo rispettare il nostro codice deontologico. Ed è chiaro il ruolo degli infermieri di informare correttamente i pazienti nel nome di quella scienza che abbiamo imparato e di cui siamo garanti
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E la federazione e i collegi non hanno intenzione di rimanere a guardare. Tanto che sono pronti a prendere i provvedimenti disciplinari opportuni.
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