Condannato a 16 anni l’omicida di Maurizio Fortino, infermiere di Nocera Inferiore, che in un primo tempo sembrava fosse stato ucciso per mano di alcuni ladri.
Infermiere ucciso, condanna a 16 anni per l’omicida
In un primo momento si era pensato che l’infermiere fosse morto perché accoltellato dai ladri che volevano rubargli lo scooter. Invece ora è emersa tutta un’altra vicenda.
Siamo a Nocera Inferiore, sono le 21.30 del 20 luglio scorso e Maurizio Fortino, infermiere di 52 anni, è in casa della compagna. Arriva l’ex marito, appena tornato a Nocera Inferiore da Milano. Doveva passare per un saluto alla figlia, che viveva insieme alla mamma.
Quando l’ex marito entrò in casa e vide la presenza dell’infermiere andò su tutte le furie. Si diresse in cucina, prese un coltello di 5 centimetri e colpì Fortino in un fianco. Il tutto di fronte alla figlia. L’infermiere riuscì a trascinarsi fuori casa, prendere lo scooter, ma non riuscì ad arrivare in ospedale. Morì per strada.
L’omicida, Giorgio Sanzone, è stato condannato in primo grado a 16 anni.
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