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Infermieri in Inghilterra

Campagna per la consapevolezza sull’utilizzo dei guanti

di Daniela Accorgi

La pandemia ha cambiato le modalità di utilizzo dei dispositivi di barriera da parte degli operatori sanitari, soprattutto i guanti ad uso medicale. La ricerca di auto-protezione da parte degli operatori li ha portati ad acuire un comportamento già scorretto prima della pandemia: l’uso inappropriato dei guanti quando non indicato dalle raccomandazioni (WHO 2009). Questo comportamento è sempre stato visto come motivo di scarsa adesione all’igiene delle mani e come causa di un aumento del rischio infettivo. In realtà le conseguenze dell’uso inappropriato non si limitano a questo tipo di rischio. Il Royal College of Nursing dal 2018 promuove, in concomitanza con il 5 maggio, giornata internazionale dell’igiene delle mani, una settima dedicata alla consapevolezza sull’utilizzo dei guanti.

Tre condizioni che richiedono l’utilizzo dei guanti

Numerose pubblicazioni hanno reso evidente come un guanto contaminato e non rimosso finisca a sua volta per contaminare l’ambiente intorno al paziente e le mani dell’operatore per le piccole imperfezioni che non li rendono completamente impermeabili o per una non attenta tecnica di rimozione da parte dell’operatore.

Il Royal College of Nursing (RCN) dal 2018, in concomitanza con il 5 maggio, giornata internazionale dell’igiene delle mani, ha voluto creare una campagna di sensibilizzazione sui rischi legati all’uso sull’utilizzo scorretto dei guanti.

Glove Awareness Week

L’attenzione della campagna si focalizza non solo sul tema del rischio infettivo, ma anche sui rischi per la salute della cute dell’operatore e sul tema della sostenibilità ambientale. Due le condizioni che possono compromettere la salute della cute del paziente: le reazioni allergiche e la perdita della funzione barriera. I guanti presentano residui dei prodotti utilizzare per il processo di vulcanizzazione. La vulcanizzazione è un processo di lavorazione che permette alla gomma ancora plastica di acquistare le caratteristiche dello stato elastico, aumentandone la resistenza meccanica e la solubilità dei solventi. I prodotti della vulcanizzazione come gli acceleratori di gomma quali tiurami, ditiocarbammati, tiazoli, guanidine e tiouree sono responsabili delle reazione allergiche.

Le principali reazioni cutanee associate all’utilizzo inappropriato dei guanti sono la dermatite irritativa da contatto e la dermatite allergica da contatto, condizioni che si possono presentare anche con il lavaggio delle mani con acqua e sapone e il frizionamento alcolico. L’uso prolungato dei guanti fa diventare la cute eccessivamente idratata alterando la funzione di barriera e quindi di protezione dal rischio infettivo.

Per gli operatori sanitari è fondamentale proteggere l’integrità della pelle delle mani. La cute danneggiata pone entrambi - pazienti e operatori - a rischio, perché impedisce una efficace igiene delle mani. Offre inoltre l’opportunità di trasferire i microrganismi tra i pazienti e il personale e di colonizzare le lesioni cutanee, condizione che potenzialmente aumenta il rischio di infezioni. In un sondaggio effettua nel 2020 dal RCN emerge che il 93% degli operatori intervistati ha riportato almeno un sintomo di dermatite alle mani negli ultimi 12 mesi.

Per quanto riguarda l’impatto ambientale il sistema sanitario inglese (NHS) acquista ogni anno 1,5 miliardi di scatole di guanti da esplorazione per un costo complessivo di 35 milioni di sterline (NHS Business Services Authority, 2016). L’assistenza sanitaria è responsabile del 4-5 % dei gas serra emessi a livello globale. Nel Regno Unito, il NHS crea il 6,3% delle emissioni di carbonio dell'Inghilterra. Un interessante video descrive la vita dei guanti dalla produzione allo smaltimento per sensibilizzare gli operatori sull’impatto che i guanti hanno sull’ambiente.

La campagna di sensibilizzazione si pone l’obiettivo di migliorare la cura della nostra cute e ridurre l’impatto ambientale collegato all’uso dei guanti attraverso la consapevolezza del problema, la raccomandazione sull’utilizzo di prodotti per l’igiene delle mani che siano ben tollerati dagli operatori, la cura delle mani attraverso l’uso di sostanze emollienti e la protezione delle mani dai rischi di alterazione dello stato corneo (es. protezione dal freddo) e ridurre l’uso inappropriato dei guanti.

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Commenti (1)

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1 commenti

Diffusione di fake news istituzionali sull'uso dei guanti nella pandemia da Covid 19

#1

All'inizio della pandemia abbiamo permesso ai virologi, giornalisti, politici e tuttologi, di diffondere notizie alla popolazione circa la necessità di indossare i guanti per la prevenzione dei contagi. Non ho visto smentite forti e informazioni corrette da parte degli infermieri epidemiologi e dai medici igienisti: perchè?
Vedo ancora gli addetti ai supermercati che indossano guanti LURIDI per la prevenzione del contagio da Coronavirus, è assurdo.