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Infermiere prostitute di notte in ospedale, la denuncia

di Redazione

La notizia è di quelle che fanno rabbrividire. Cinquanta euro a prestazione sessuale in ospedale e a prostituirsi sarebbero le infermiere. Succede all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta ed è stata avviata anche un’indagine interna.

Infermiere che si prostituiscono di notte in ospedale

A far scattare l’allarme è stata la telefonata di un ascoltatore alla Radiazza, programma di Gianni Simioli.

Un ascoltatore telefona e rivela un fatto accaduto di notte all’ospedale di Caserta. L’uomo, infatti, dice di aver avuto un rapporto sessuale con un’infermiera al costo di 50 euro. Presente all’altro capo del telefono anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere alla Regione Campania con i Verdi e membro della commissione sanità, che parla di una sorta di tariffario: cinquanta euro per il rapporto sessuale completo, 30 per il resto.

Quella telefonata – dice Borrelli - ha confermato l’esistenza di una vera e propria organizzazione che andrebbe al di là di quanto scoperto al Loreto Mare dove, nei giorni scorsi, è stata trovata una stanza per incontri hot. Il radioascoltatore ha raccontato di essere stato adescato con la scusa di un caffè che si è poi trasformato in un rapporto sessuale consumato in un bagno del reparto, al costo di 50 euro.

Se Borrelli ha notizie certe vada a denunciarle a chi di dovere tuona il presidente dell’Ipasvi di Caserta Mario Falco. La telefonata – continua Falco – si riferisce a fatti del 2013. E non si può fare di tutta un’erba un fascio, senza considerare che l’ascoltatore in questione ha detto di aver avuto un rapporto con un’infermiera, ma chi ci assicura che sia veramente un’infermiera e non un’altra figura professionale? In ospedale ci lavorano in tanti. Se sono veramente interessati gli infermieri prenderemo i dovuti provvedimenti, ma al momento non ci risulta nulla. . Credo che Borrelli si confonda con il caso di parentopoli, per cui ha già fatto denuncia e che noi sosteniamo. Ma per questi fatti, che ripeto si riferiscono al 2013, non c'è nessuna denuncia in atto.

Intanto in ospedale è stata avviata un’indagine interna. Prima di tutto – dicono dall’ospedale – dobbiamo capire se il fatto è avvenuto o meno. Ci auguriamo ovviamente che non sia mai accaduto, ma qualora lo fosse speriamo si tratti di un fatto molto ristretto. I vertici aziendali aggiungono anche che l’ospedale è piuttosto ampio e serve un milione di persone. Abbiamo 1800 dipendenti di cui 800 infermieri circa dicono. Difficile quindi tenere tutti sotto controllo, fanno intendere.

Intanto, stamattina la direzione strategica dell’azienda ha convocato tutti i sindacati di categoria per ottenere proprio da loro la massima collaborazione.

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