Infermiere che si prostituiscono di notte all’ospedale di Caserta? L’azienda risponde per le rime e intanto rafforza il servizio di guardia notturna.
Infermiere prostitute? L’azienda mette i guardiani di notte
Il direttore generale Giovanni De Masi e il direttore sanitario Giulio Liberatore dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta rispondono per le rime alle accuse di prostituzione nei reparti. Per la direzione strategica notizie del genere possono determinare, o determinano, negli utenti, ingiustificata sfiducia anche nei confronti di professionalità, della dirigenza medica e del comparto, che garantiscono prestazioni di altissimo livello medico-chirurgico
.
Di certo però l’azienda non vuole sottovalutare la questione. Così ha adottato provvedimenti di salvaguardia della struttura, con il rafforzamento del servizio di guardiania notturna
. E la direzione aziendale ha convocato le organizzazioni sindacali per chiedere aiuto in una costante attività di vigilanza interna per segnalare eventuali criticità che – se dovessero effettivamente sussistere – saranno represse con ogni strumento consentito dalla legge
. Massima collaborazione da parte dei sindacati.
Una struttura che nei decenni è stata esempio di sanità di altissimo livello – concludono i direttori - non può accettare che ancora oggi, a causa di eventi indipendenti dalle volontà di chi effettivamente e quotidianamente lavora per garantire la salute dei cittadini, venga additata ancora come ospedale del malaffare.
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