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Infermiera tenta suicidio, salvata da polizia penitenziaria

di Redazione

È stata salvata da due agenti della polizia penitenziaria l'infermiera che sabato 1° giugno ha cercato di farla finita gettandosi dall'ottavo piano del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino. Lasciatemi stare, avrebbe detto cercando di lanciarsi nel vuoto, una volta scoperta, ma i poliziotti sono riusciti prontamente ad afferrarla prima che riuscisse a compiere il gesto estremo.

Cerca di gettarsi dall'ottavo piano, due agenti la afferrano prima

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Carcere "Lorusso e Cotugno" di Torino

La professionista, in servizio presso la Casa Circondariale, si era presentata in serata all'ingresso dell'istituto spiegando di aver dimenticato il telefono cellulare nello spogliatoio al termine del turno.

Non vedendola tornare dopo circa 15 minuti, due agenti hanno deciso di andare a controllare cercandola al settimo piano della seconda caserma. Non trovandola, si sono insospettiti e sono saliti al piano superiore.

L'infermiera era in una stanza buia ed aveva già una gamba oltre la finestra. Sul tavolo aveva lasciato il telefono, il portafoglio ed un biglietto. Con prontezza i due poliziotti sono riusciti a trarla in salvo in extremis.

Ancora una volta i colleghi hanno salvato una vita in un istituto penitenziario grazie ad una grande professionalità. Ma per l'ennesima volta siamo a raccontarne un episodio che dimostra le grandissime difficoltà di chi lavora in carcere.

Così il sindacato di polizia penitenziaria (Osapp) dando notizia del drammatico fatto. Per l'ennesima volta il carcere di Torino ha rischiato di diventare lo scenario di una tragedia irreparabile. Che non si è consumata solo grazie all'intuito e alla prontezza di riflessi degli agenti, sottolinea pur non entrando nel merito delle ragioni che avrebbero spinto l'infermiera a cercare di suicidarsi.

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