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Attualità Infermieri

Il 93% degli italiani esprime giudizi positivi sugli infermieri

di Redazione

Il 93% degli italiani esprime giudizi positivi sulla competenza e la professionalità degli infermieri. Lo dice il secondo rapporto Tecnè sulla qualità dello sviluppo.

Quanto ci piacciono gli infermieri

Il rapporto realizzato da Tecnè e dalla Fondazione Giuseppe Di Vittorio ha come fonte dati Tecnè e Istat, rilevati nel periodo aprile- dicembre 2016 attraverso interviste telefoniche. Complessivamente sono state realizzate 20 mila interviste.

Il rapporto ha l’obiettivo di misurare lo stato di salute del Paese da uno specifico punto di vista: quello delle disuguaglianze territoriali. In generale si evince che in Italia crescono le disuguaglianze tra regione e regione e tra nord, centro e sud e peggiora la percezione di stabilità del lavoro.

Per quanto riguarda in particolare i servizi socio-sanitari, il 93% esprime giudizi positivi sulla competenza e professionalità dei medici ospedalieri (il 92% nel 2015) e analoga quota si esprime sugli infermieri (il 91% l’anno scorso). Prevalentemente positivi anche i giudizi sul pronto soccorso (64%, stabile rispetto all’anno scorso). Decisamente meno positive (ma stabili rispetto all’anno scorso) le valutazioni sui tempi di attesa per le visite specialistiche (positivi solo per il 36%) e per i ricoveri (46%). Ugualmente negativi - ma in peggioramento - i giudizi sui tempi di attesa per la diagnostica (da 43% a 42%). Peggiorano anche i giudizi positivi sull’assistenza medica e paramedica domiciliare (da 44% a 43%) e, per quanto riguarda specificatamente l’area del sociale, peggiorano le valutazioni sui servizi socio-assistenziali per gli anziani (da 55% a 54%), mentre rimangono stabili quelli dedicati ai disabili (56%) per ai non-autosufficienti (53%). L’indice resta stabile a 100 punti a livello generale, ma migliora nel nord-ovest (da 107 a 108) e nel nord-est (da 119 a 120), si ferma sugli stessi valori dello scorso anno nel centro (103) e scende da 82 a 80 punti nel mezzogiorno. Tra le regioni virtuose, in virtù anche di un buon rapporto tra spesa pubblica e valutazioni, si colloca il Trentino Alto Adige (144 punti), seguito da Valle d’Aosta (136) ed Emilia Romagna (128).

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