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Infermieri in Inghilterra

Gosport, la clinica della morte

di Leila Ben Salah

456 vittime accertate, tutte tra il 1989 e il 2000. Anziani pazienti che entravano per terapie di riabilitazioni e uscivano cavadere. È il War Memorial Hospital di Gosport, in Inghilterra. È la clinica della morte.

L’allarme inascoltato degli infermieri

gosport war memorial hospital

Il War Memorial Hospital di Gosport

A ordinare di somministrare ai pazienti dosi letali di oppiacei sarebbe stata la dottoressa Jane Barton, 69 anni, ora in pensione. A lanciare l’allarme per quel che stava accadendo all’interno del War Memorial Hospital di Gosport erano stati alcuni pazienti, insospettiti dalle innumerevoli morti. Ma anche alcuni infermieri ci avevano provato già nei primi anni Novanta. Con il solo risultato di essere “ostracizzati” sul lavoro.

Nell’inchiesta si legge che in clinica imperava “il disprezzo per la vita umana e una cultura volta ad abbreviare le vite di un gran numero di pazienti”, attraverso “un regime istituzionalizzato di prescrizione e somministrazione di dosi pericolose di farmaci non giustificati clinicamente”. Già due precedenti inchieste negli anni 2009 e 2013 avevano appurato che i farmaci prescritti dalla dottoressa Barton fossero pericolosi e potessero portare al decesso dei pazienti. Ma lei aveva potuto mantenere il posto di lavoro e continuare a fare quello che aveva sempre fatto, fino alla pensione.

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