Il malcontento e la frustrazione crescono tra gli infermieri e gli operatori sanitari, mentre Piero Fassino agita il suo cedolino parlamentare nell'Aula di Montecitorio. Mentre le risorse nel settore sanitario sono limitate e gli operatori affrontano responsabilità sempre crescenti, orari estenuanti e un inimmaginabile stress, la dichiarazione di Fassino ha suscitato un'ondata di risentimento.
Il rilievo di Fassino sulla retribuzione parlamentare sfida gli operatori sanitari sotto stress
Nella scena politica attuale, un volto familiare si è ritagliato un ruolo di primo piano: Piero Fassino. La sua performance recente ha scosso l'Aula di Montecitorio, quando si è alzato dal suo scranno e ha brandito il suo cedolino da parlamentare con una dichiarazione provocatoria: "Prendo 4718 euro al mese, non sono uno stipendio d'oro". Tuttavia, la reazione non si è fatta attendere, soprattutto tra gli infermieri e gli operatori sanitari che hanno espresso amaro risentimento nei confronti della disparità di trattamento.
Il malcontento non è sorto solo a causa dell'osservazione di Fassino sulla sua retribuzione. Molte voci critiche si sono levate per l'omissione dei numerosi benefici di cui godono i parlamentari. Mentre il governo lotta per mantenere il controllo delle finanze pubbliche, con la cancellazione del reddito di cittadinanza e la resistenza all'adozione di uno stipendio minimo, alcuni accusano la Camera dei Deputati di aver rischiato di far ritorno al sistema dei vitalizi dorati. Solo grazie a un ordine del giorno proposto da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia, tale rischio è stato sventato. L'ordine del giorno ha impegnato i questori a mantenere la normativa di calcolo contributivo per le indennità di fine mandato, evitando così ulteriori vantaggi economici eccessivi per i parlamentari.
La dichiarazione di Fassino, tuttavia, è stata seguita da un duro confronto tra le parti. Fassino stesso si è scagliato contro il testo dell'ordine del giorno, bollandolo come "demagogico" e "populista", e ha avvertito che alimentare una campagna anti-parlamentare non avrebbe prodotto nulla di costruttivo per il paese. Ha quindi sventolato il suo cedolino per dimostrare la modesta entità del suo stipendio parlamentare, sottolineando che, dopo le detrazioni fiscali e altri addebiti, la sua indennità netta ammonta a 4718 euro al mese.
Tuttavia, questa visione unilaterale della retribuzione parlamentare ha suscitato risentimento tra coloro che lavorano in sanità. Molti operatori sanitari, tra cui infermieri, si trovano a guadagnare molto meno di quanto Fassino percepisce mensilmente, nonostante le loro responsabilità e orari di lavoro estenuanti. Il crescente stress causato dalla pandemia e dalle sfide quotidiane nel fornire assistenza sopperendo alla carenza di organico ormai cronica ha ulteriormente alimentato il senso di ingiustizia.
Mentre Fassino si concentra sulla sua situazione finanziaria personale, Elly Schlein, segretaria del Pd, ha rilasciato dichiarazioni nette per distanziarsi dalle parole del collega. "Fassino ha parlato a titolo personale, in dissenso rispetto al voto del Pd. Noi continuiamo a batterci per il salario minimo", ha dichiarato Schlein. Il divario tra la visione di Fassino e le reali difficoltà finanziarie e di lavoro affrontate dagli operatori sanitari è diventato sempre più evidente, mettendo in luce l'urgente necessità di un'equa valutazione delle retribuzioni in tutti i settori, specialmente in quelli a elevato impatto sociale come la sanità.
MaxGen76
59 commenti
Alla faccia del bicarbonato di sodio!
#1
Nulla da eccepire per ciò che riguarda la libertà d’espressione, meno male che esiste la democrazia! Detto questo però il popolare onorevole Fassino, dimentica le agevolazioni fiscali, i gettoni di presenza nei più famosi talk show ai quali quotidianamente partecipano lui e tutti i suoi colleghi! Per non parlare poi delle proprie attività imprenditoriali ecc, che continuano in essere! Quindi al di là di quanto possa sbandierare o sventolare il cedolino defalcato è imbarazzate asserire certe ipotetiche fantasiose tendenziose assurdità! Andiamo ora a valutare la realtà delle colonne portanti ed INDISPENSABILI del SSN, gli infermieri! Con una paga base che rasenta i limiti della povertà e della decenza di 1400€ netti al mese di un infermiere di PLT (poliambulatorio) che non fa notti, domeniche e festivi, defalcato di oltre le succitate tasse, di mutuo, bollette, spesa, figli e quant’altro, fatevi un calcolo di quanto possa rimanere, già nella seconda settimana post stipendio! Complimenti! E mi spiace non venite a paragonare/confrontare gli altri stipendi italiani!!! Dottori laureati che percepiscono meno degli operatori ecologici (1.800€/2000€, con notturni dalle 00:00-6:00!), metalmeccanici (2000€!), operatori di banca addetti allo sportello (1500€+350€ lordi appena aumentati!). Nel tanto decantato privato 14 anni estenuanti di attesa per non percepire nemmeno gli ARRETRATI, ma 156€ lordi di aumento!!! VERGOGNATEVI TUTTI in primis la triade sindacale!!! Ma soprattutto tutti noi infermieri, no stavolta mi voglio togliere dalla massa…TUTTI VOI INFERMIERI che credete che è giusto che sia così perché è sempre stato così!!! Grazie a voi, mi sento di rispondervi! Solo grazie a voi e la mega ignoranza che vi attanaglia!!!! SVEGLIAAA!!!! Scusate lo sfogo, ma spero che almeno qualcuno che legga possa essere spronato a svegliarsi dal proprio torpore, paura, burnout rassegnazione, ecc e cominci a tirare su quel capo di cui essere sempre fieri per quanto abbiamo fatto e faremo!