Tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto della Sanità Privata interrotto e avvio dello stato di agitazione. Ad annunciarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, comunicandolo in una lettera alle controparti Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari). Motivo? Indisponibilità (di Aris e Aiop, ndr) a garantire le risorse economiche adeguate al rinnovo del ccnl della sanità privata.

Aris e Aiop indisponibili su fronte economico, chiesto incontro a Bonaccini

Colmare il gap contrattuale con la sanità pubblica, rivedere i requisiti organizzativi e assistenziali, raggiungere equità per chi lavora e qualità delle cure per chi ha bisogno.

Sono questi gli obiettivi che muovono le sigle sindacali in rappresentanza dei lavoratori della sanità privata, che aspettano un rinnovo di contratto da 12 anni.

Ma, dopo le manifestazioni dei mesi scorsi, il tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto della Sanità Privata è stato interrotto e ora è stato di agitazione.

Lo hanno annunciato Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl comunicandolo in una lettera alle controparti Aiop (Associazione italiana ospedalità privata) e Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari), motivando così la decisione: A seguito della vostra indisponibilità a garantire le risorse economiche adeguate al rinnovo del ccnl della sanità privata, scaduto ormai da oltre 12 anni, che ci avete rappresentato nell’incontro dello scorso 14 febbraio, comunichiamo l’interruzione del tavolo di trattativa e la proclamazione dello stato di agitazione.

Il contratto della sanità privata riguarda circa 300 mila lavoratrici e lavoratori. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl lasciano comunque uno spiraglio aperto: Riservandoci conseguentemente ogni azione sindacale a tutti i livelli - scrivono - restiamo disponibili alla riapertura del confronto qualora le condizioni subiscano una modifica nella direzione auspicata.

L'interruzione della trattativa è stata comunicata con una lettera anche al Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, nella quale Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiedono un incontro urgente, sostenendo che è ormai insostenibile una situazione che vede l’erogazione di prestazioni che rientrano nei LEA, fatta a discapito delle professioniste e dei professionisti che quotidianamente operano nelle strutture della sanità privata. Riservandoci conseguentemente ogni azione sindacale a tutti i livelli, le chiediamo un incontro urgente, concludono.