Il Governo si impegnerà a difendere la sanità pubblica e universale, valorizzando il merito e predisponendo un piano di assunzioni straordinarie di medici e infermieri, potenziandone i percorsi formativi
. Così Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, durante il discorso per chiedere la fiducia alla Camera.
Impegno a difendere sanità pubblica e universale, valorizzando merito
Oggi la Camera vota la mozione di fiducia al secondo governo guidato da Giuseppe Conte. I lavori alla Camera sono cominciati alle 11, con il discorso del presidente del Consiglio a cui seguirà un dibattito con gli interventi dei parlamentari e infine il voto di fiducia.
Nelle dichiarazioni programmatiche, Conte ha toccato anche il tema Salute, manifestando l'intenzione dell'esecutivo di impegnarsi per una sanità pubblica che sia veramente universale e che valorizzi il merito dei professionisti.
Il Governo - ha dichiarato Conte - si impegnerà a difendere la sanità pubblica e universale, valorizzando il merito e predisponendo un piano di assunzioni straordinarie di medici e infermieri, potenziandone i percorsi formativi
.
Pesa molto - aveva sottolineato a margine della nomina dei nuovi ministri Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) - il problema delle carenze del personale soprattutto alla luce degli effetti di Quota100. Di infermieri ne mancano oltre 50mila che con Quota 100 rischiano di aumentare fino a 75mila e con i normali pensionamenti ancora di più
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Più ossigeno al personale dipendente, dunque, in linea con il pensiero del neo ministro della Salute, Roberto Speranza, per il quale sono fondamentalmente tre gli assi fondamentali intorno ai quali ruota l'idea di Sanità: l’abolizione del cosiddetto superticket, la rideterminazione del finanziamento per il Servizio sanitario nazionale e l’allentamento dei vincoli per l’assunzione del personale sanitario.
LorettaL
1 commenti
I soliti buoni propositi?
#1
Buongiorno Sono infermiera in ambulatorio R.S.A ormai da più di 10 anni, la mia realtà non è tra i più comuni per il numero di utenti che vi risiedono. Dal punto di vista organizzativo ed amministrativo qui è un delirio, a questo si aggiunge la perenne mancanza di personale, le politiche fini ad ora anziché fare investimenti a lungo termine sulla salute delle persone hanno preferito spendere il meno possibile e guadagnare il più possibile su una categoria di pazienti (l’anziano), debole non solo fisicamente, ma anche giuridicamente .