La piccola Sofia morta per un ago infetto? Ipotesi altamente improbabile
secondo Nicolò Girometti, infettivologo che vive e lavora a Londra.
Bimba morta di malaria, l’infettivologo: Improbabile sia stato un ago
Certo siamo nel terreno delle ipotesi, questo è da chiarire fin da subito. Ma tra le varie possibilità che abbiano portato alla morte per malaria della piccola Sofia, quella dell’ago infetto utilizzato sulle bambine malate ricoverate in ospedale e poi su Sofia è davvero molto molto remota.
Più probabile, secondo l’infettivologo Girometti che lavora al Chelsea and Westminster Hospital di Londra, che alcuni vettori, in grado di trasferire la malaria, si possano essere inseriti nella struttura ospedaliera, attraverso per esempio le valigie delle bambine malate o dei loro famigliari. Le temperature molto alte raggiunte in quelle settimane potrebbero aver favorito la circolazione di queste zanzare. Penso più a una trasmissione da vettore da paziente a paziente, che all’ipotesi dell’ago. Poi è chiaro che l’incidente professionale può esserci stato, ma si tratta di un’alternativa decisamente remota
.
Il terribile caso della piccola Sofia potrebbe aprire ad altri scenari. Stiamo parlando di un caso molto eccezionale – dice Girometti -, ma è importante capire se effettivamente la presenza di vettori sia cambiata sul territorio italiano. Un’ipotesi di questo tipo apre a scenari che meritano un’attenzione maggiore dal punto di vista della prevenzione e della trasmissione di queste malattie
.
Inoltre, continua l’infettivologo, la strumentalizzazione che c’è stata a posteriori di questo caso non trova spazio nell’ambito della medicina
. Insomma, sono tutte ipotesi plausibili, ma siamo nell’ambito della rarità più assoluta
.
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