Rinunciano al posto di lavoro perché, dopo settimane di ricerca, non trovano casa a causa del caro affitti e della scarsa offerta abitativa. Qui è impossibile trovare un alloggio. O paghi l'affitto o mangi. Io a lavorare a Como non ci vengo più
. È quanto denunciano molti infermieri che hanno vinto l'ultimo concorso pubblico bandito dall'Asst Lariana.
Vincono il concorso, ma rinunciano al posto perché o mangi o paghi l'affitto
Sono in graduatoria, pronti per essere chiamati a prendere servizio negli ospedali Sant'Anna e Valduce, ma purtroppo si vedono costretti a rinunciare all'impiego perché non riescono a trovare una sistemazione abitativa ad un prezzo ragionevole, economicamente sostenibile.
Si tratta soprattutto di giovani professionisti sanitari provenienti da altre province lombarde e da altre regioni che sarebbero pronti a trasferirsi a Como per lavorare ma che, non avendo grandi possibilità di spesa, non possono sostenere affitti troppo cari.
Locazioni di 700 euro, fuori città, per un monolocale sono proibitive per uno stipendio medio che oscilla tra i 1500 e i 1800 euro. Il problema interessa comunque anche altre categorie di professionisti che cercano soluzioni abitative nel comasco.
Gli infermieri lamentano che le agenzie immobiliari, quando hanno delle offerte da proporre, chiedono tre mesi anticipati ed interessi del 15%. Molti non riescono a trovare nemmeno una stanza, rivolgendosi direttamente ai privati. Denunciano che viene data la precedenza ai lavoratori frontalieri, che hanno stipendi più ricchi, e ai turisti stranieri che chiedono locazioni brevi.
Alcuni segnalano che sui social ci sono canali e gruppi che propongono case in affitto ma si tratta di annunci truffa proposti da cittadini che si fingono proprietari e chiedono l'anticipo per appartamenti inesistenti.
Per venire a lavorare a Como bisogna fare un piccolo investimento. Vuol dire che ancor prima di firmare il contratto di lavoro devo tirar fuori di tasca più di 2000, 2500 euro soltanto di anticipo sull'affitto dell'alloggio
, spiega Carmen, un'infermiera napoletana di 27 anni che, come tanti altri colleghi, ha urgenza di trovare una sistemazione adeguata. Qualche soluzione si trova nei paesi limitrofi come Sagnino, Prestino, Montano Lucino e Grandate. Poi per spostarsi però serve l'auto e non è facile
.
Sarebbe utile se gli ospedali o gli enti pubblici, se davvero hanno bisogno di infermieri, mettessero a disposizione degli alloggi temporaneamente, uno o due mesi per darci modo di stabilizzarci
, suggerisce l’infermiera. Venire qui così, su due piedi, è davvero dura
, sottolinea ricordando che non tutti hanno la possibilità di farsi sostenere dalla famiglia.
Abbiamo chiesto all'Asst Lariana di mettere a disposizione alloggi a equo canone
, fa sapere Massimo Coppia, segretario della Funzione Pubblica Uil del Lario. Non possiamo davvero permetterci di far scappare via da Como e dai nostri ospedali risorse professionali preziose
, conclude.
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