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Messaggioda Marco Di Stefano 13 mar 2017 05:44

Roma; CARO PRESIDENTE ZINGARETTI, sto leggendo i commenti sulla sua pagina FB e vedo che ci sono molti Infermieri come me che Le scrivono. Ho notato che sono tutti molto critici riguardo alla Sua gestione della Sanità Laziale, che come le altre amministrazioni che ci sono state prima della sua, continua a spingere senza alcun pudore sulle Cooperative, strani appalti ai "volontariati" per il 118 e demanda l'assistenza domiciliare sempre alle Coop.
Certo, Lei si riempie la bocca di paroloni, dicendo; faremo, daremo, costruiremo. La realtà è che Lei lo farà, continuando ad assegnare appalti alle Coop. e di conseguenza schiavizzando un'intera Professione e continuerà come tanti altri prima di Lei, a costruire una Sanità pubblica fondata sullo sfruttamento e il precariato.
Continuerà a sostenere situazioni lavorative nelle quali l'unico filo conduttore che le unisce è: Stipendi ridicoli, sfruttamento, caporalato, orari di lavoro improbabili, ridimensionamento della professionalità, furto di dignità.
Tutto questo è ben accettato e garantito da leggi create ad hoc da VOI POLITICI, che spingono verso gli appaltucci alle Coop. e dalla totale cecità dei Sindacati (che se ne fregano di chi non è nel comparto pubblico), e anche del nostro povero e inascoltato Collegio Professionale!
Ho notato anche che LEI, "stranamente" risponde solamente a chi elogia il suo lavoro oppure al singolo cittadino che Le pone un problema riscontrato in ambito sanitario, ma non risponde MAI a NOI Professionisti che com’è nostro diritto Le esponiamo i nostri enormi problemi.
Forse non risponde perchè non sa che dire e questa sua indifferenza è VERGOGNOSA, perchè siamo NOI Professionisti Infermieri che mandiamo avanti il carrozzone sgangherato della Sanità pubblica che la Regione Lazio e i suoi precedenti e immeritevoli Presidenti, di volta in volta hanno contribuito a costruire e al tempo stesso a distruggere.
Per questi motivi caro Presidente Zingaretti, ci porti molto più rispetto, si genufletta davanti a NOI INFERMIERI e baci con sincero amore i nostri "zoccoli" e scarponi antinfortunistici.
Non ci prenda in giro perchè, legga bene, SIAMO NOI, che giorno dopo giorno, immersi nello schifo più totale di una sanità allo sbando, maltrattati, spesso malmenati per colpa dei vostri tagli indiscriminati alla Sanità Pubblica e Privata, con stipendi ridicoli spesso sotto la soglia della sopravvivenza, tantissimo precariato e spessissimo con la Partite Iva impostaci dalle Coop, (che Lei sostiene con la sua politica), MANDIAMO AVANTI la Sanità nel Lazio.
E' grazie a NOI se i suoi cittadini, che Lei spera le diano il voto, sono assistiti e curati! Spesso siamo NOI che facciamo la differenza, con quel poco che ancora abbiamo a disposizione, tra la loro vita e la loro morte.
Si ricordi che chi gioca con il fuoco rischia di scottarsi, perchè molto presto ci fermeremo esausti e arrabbiati incrociando le braccia e il suo pseudo sanitario castello di carte le crollerà addosso.
La misura è colma ora vogliamo davvero i fatti, le parole oramai sono superflue.
Lei non sa, che gli Infermieri Italiani, sono considerati i Professionisti più preparati in tutta Europa e in Inghilterra la frase ricorrente dei Dirigenti Ospedalieri è: " Gli Infermieri Italiani, sono i migliori in Europa, il loro unico problema è lo Stato italiano!"
Colpite le Cooperative, Eliminate gli appalti a ribasso che impoveriscono sia i servizi erogati sia i lavoratori.
Assumete direttamente la vostra forza lavoro nella Sanità. Non basta assumere a tempo indeterminato solamente 40 Infermieri, come nell'ultimo RIDICOLO Concorso al Policlinico Umberto I° di Roma (ma chi volete prendere in giro) quando ne servono invece 40,000.
I 1700 Medici e Infermieri, che LEI afferma in suo post di volere assumere, sono una nullità in confronto alla forza lavoro effettiva che SERVE nella Regione Lazio!
MANDATELE A CASA LE COOPERATIVE CHE COSTANO MOLTO DI PIU'AI CONTRIBUENTI,
RISTABILITE LO STATO DI DIRITTO E RIDATE ALLA NOSTRA PROFESSIONE LA DIGNITA', UMANA E INTELLETTUALE CHE GLI SPETTA!

Marco Di Stefano
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