La S.S. di Vulnologia della ASL AL è una struttura territoriale con un notevole capitale umano costituita da un reparto in trasversale formato da 6 infermiere vulnologhe e un chirurgo impegnati su sei ambulatori nei diversi distretti della ASL. Ogni infermiera gestisce autonomamente il proprio ambulatorio per tutte le attività costituenti il primo livello vulnologico e richiede l’assistenza del chirurgo responsabile di struttura per i casi complessi, per i pazienti che necessitano di procedure chirurgiche e per l’impostazione della terapia medica nelle lesioni cutanee che necessitano di una valutazione medica generale di tipo olistico.
Ambulatorio vulnologico virtuale, l'esperienza di Asl Alessandria
La S.S. di Vulnologia della ASL AL è una struttura territoriale con un notevole capitale umano costituita da un reparto in trasversale formato da 6 infermiere vulnologhe e un chirurgo impegnati su sei ambulatori nei diversi distretti della ASL.
Ogni infermiera gestisce autonomamente il proprio ambulatorio per tutte le attività costituenti il primo livello vulnologico e richiede l’assistenza del chirurgo responsabile di struttura per i casi complessi, per i pazienti che necessitano di procedure chirurgiche e per l’impostazione della terapia medica nelle lesioni cutanee che necessitano di una valutazione medica generale di tipo olistico.
La sede distrettuale di Alessandria dispone di una sala operatoria che permette al responsabile del servizio di eseguire numerosi interventi chirurgici in regime ambulatoriale, innesti cutanei con supporti omologhi ed eterologhi, asportazioni di neoplasie cutanee, in primis melanomi essendo la struttura coinvolta nel progetto interaziendale MELABASE con l’azienda ospedaliero-universitaria di Alessandria per la cura del melanoma.
Gli ambulatori gestiti dalla Vulnologia non sono monotematici, vengono difatti studiate e curate tutte le lesioni di varia origine, in pazienti di tutte le età con diverso grado di autonomia, con l’obiettivo primario di evitare la loro cronicizzazione.
L’organizzazione del lavoro all’interno della S.S. di Vulnologia è molto flessibile, difatti l’orografia e l’estensione del territorio unitamente ai volumi di attività erogati, che sono considerevoli, impongono un’adattabilità del lavoro alle necessità degli utenti e del personale sanitario.
L’ambulatorio del dirigente responsabile della struttura di Vulnologia non ha una postazione fissa, ma è presente in tutte le sedi distrettuali: Alessandria, Tortona, Casale M.to, Acqui Terme.
Lo sviluppo sempre più rapido delle tecnologie è stato colto appieno dal nostro servizio, che ne ha fatto la cifra distintiva della propria attività. Difatti, ogni innovazione viene valutata dal medico responsabile ed eventualmente inserita nell’elenco delle prestazioni erogabili all’utenza. I cittadini-utenti trovano sul sito dell’ASL AL ogni informazione riguardante la struttura, le sedi e le prestazioni dove queste vengono erogate ed i recapiti telefonici di tutti gli ambulatori.
Asl Alessandria punta sulla telemedicina
Un discorso a parte merita la telemedicina, che è considerata il fiore all’occhiello all’interno della nostra azienda sanitaria. La telemedicina non sostituisce la visita in presenza, ma è un servizio complementare ad essa. I pazienti possono richiedere ed eseguire la visita vulnologica tanto in presenza quanto in remoto.
La visita erogata in remoto attraverso la telemedicina è una visita vera e propria e come tale deve essere richiesta attraverso un’impegnativa dematerializzata ed inserita a CUP regionale.
Con la televisita si condividono le informazioni cliniche del paziente attraverso una funzione del programma che permette la condivisione della documentazione, al termine della visita il medico redige il referto e, se il paziente è in struttura, viene allegato il piano terapeutico per le medicazioni avanzate per un massimo di sei mesi.
Anche la telemedicina ha un elevato contenuto tecnologico poiché permette, in totale sicurezza, di condividere informazioni cliniche nel totale rispetto della privacy e permette l’esplorazione delle lesioni cutanee con una risoluzione spaziale migliore di quella dell’occhio umano. La visita in remoto avviene, infatti, attraverso un dispositivo molto sofisticato in grado di raggiungere ogni paziente ovunque egli sia: a domicilio, in RSA, in carcere.
I fruitori del servizio sono tutti i pazienti allettati o impossibilitati alla visita in presenza, oltre ai pazienti seguiti dall’assistenza domiciliare della nostra azienda sanitaria. Per comprendere il bacino di possibili utenti occorre tener conto che sul nostro territorio sono ubicate più di 100 strutture sanitarie e due carceri.
La telemedicina rappresenta da aprile 2020, già prima dell’emergenza Covid, una solida realtà all’interno della ASL AL, una vera novità in ambito regionale anticipando di fatto le indicazioni inserite nella Missione 6 del PNRR per quanto riguarda la medicina territoriale, le reti di prossimità, la telemedicina con il telemonitoraggio dei pazienti a domicilio, la digitalizzazione e l’informatizzazione del SSN.
Con la telemedicina è possibile in real time eseguire televisite, teleconsulti, teleassistenza e telemonitoraggio di pazienti isolati più o meno fragili che avrebbero avuto poche opportunità di cura. Per accedere al servizio è sufficiente disporre di un indirizzo mail, un tablet o un telefono 4G; la visita viene prenotata con una impegnativa dematerializzata mentre il referto finale, una volta redatto, viene firmato digitalmente ed inviato al fascicolo sanitario elettronico del paziente.
Nel 2021 la struttura ha implementato il numero di monitor per garantirne la presenza in tutte le sedi distrettuali e facilitare il medico che può eseguire visite a distanza su tutto il territorio dell’ASL-AL. Tale organizzazione impatta fortemente sulla gestione dei pazienti non autosufficienti e sui loro caregivers evitando alla società i costi indiretti, quali perdite di giornate lavorative dell’accompagnatore, e costi diretti legati alle spese di trasporto del paziente.
L’ulteriore sviluppo tecnologico ha permesso l’utilizzo di un dispositivo “all in one” costituito da una telecamera da 5 Mpixel, ancora più performante, che permette di fotografare la lesione e archiviare le immagini in un repository posto a distanza permettendone il confronto evolutivo durante la terapia.
Oggi, l’approccio descritto, è un servizio consolidato ed indipendente dai picchi Covid. A supporto del lavoro dell’ADI è stato creato un indirizzo mail mediante il quale gli infermieri, muniti di tablet aziendale, durante l’assistenza a domicilio del paziente possono collegarsi per chiedere assistenza medica.
La struttura di Vulnologia lavora per garantire la continuità ospedale-territorio
A tal fine è stata potenziata la collaborazione con i reparti ospedalieri che più necessitano di consulenza vulnologica: cardio-chirurgia, diabetologia, chirurgia vascolare, nefrologia, oncologia, ortopedia, malattie infettive.
Il contributo della vulnologia non si limita alle visite specialistiche effettuate in tutti gli ospedali della provincia di Alessandria, ma si estende alla presa in carico del paziente in dimissione dalle strutture suddette per impostare il percorso vulnologico nei nostri ambulatori e/o il percorso ADI.
La vulnologia è oggi riconosciuta anche in ambito scientifico, infatti, molti progetti sono stati sottomessi e accettati dal Comitato Etico ed ha portato a pubblicazioni scientifiche e riconoscimenti nei principali congressi nazionali ed europei.
Un problema con il quale il vulnologo spesso si confronta è quello del dolore, sintomo sostenuto da una complessa patogenesi in parte legato alla tecnica delle medicazioni, in parte alla gestione della carica batterica e/o dell’essudato ed infine alla gestione dei fattori scatenanti sulla cute perilesionale fragile.
Il dolore, le liste d’attesa e le distanze vanno annullate per essere vicini ai nostri malati, per non farli sentire soli e non far mai perdere loro la speranza nella guarigione per cui ben vengano tutte le possibilità tecnologiche e la telemedicina che aumentano le nostre potenzialità di cura.
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