Da quest'anno il 17 settembre è anche la Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, promossa da ministero della Salute, Conferenza delle Regioni, Istituto superiore di sanità, Aifa e Agenas per sottolineare che la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute, come previsto nell'art.1 della Legge 24 del 2017. Fare il punto sulla gestione del rischio clinico nel nostro Paese e su quanto si è fatto finora per prevenire gli errori evitabili e sottolineare la volontà di lavorare insieme per il miglioramento dei livelli di sicurezza delle cure in tutto il Paese gli obiettivi del workshop organizzato al Ministero della Salute.
Sanità: la giornata per la sicurezza delle cure e della persona assistita
"Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona". È quanto si legge nell'articolo 3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Siamo nel 1948.
A distanza di 71 anni si celebra oggi, martedì 17 settembre, la prima Giornata mondiale per la sicurezza dei pazienti, fortemente voluta dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e ufficialmente indetta nel nostro Paese con direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 aprile 2019.
Le città di tutto il mondo (a Roma la Piramide Cestia) illumineranno i monumenti di colore arancione per mostrare il proprio impegno per la sicurezza dei pazienti.
In questa giornata l'Oms mette in evidenza la sicurezza dei pazienti come una priorità di salute globale e si rivolge a pazienti stessi, operatori sanitari, responsabili politici e industria della salute all'insegna dello slogan "Schierati a favore della sicurezza delle cure".
Sicurezza cure, tante le iniziative in tutta Italia
In contemporanea all’evento centrale al Ministero e nelle settimane successive, si svolgeranno nelle varie Regioni e Province Autonome importanti iniziative locali di sensibilizzazione, conoscenza e coinvolgimento civico per il miglioramento della sicurezza dei pazienti.
Open day in ospedale e punti informativi con personale sanitario pronto a rispondere a dubbi e domande dei cittadini. L'Emilia-Romagna, ad esempio, si prepara a rilanciare anche quest'anno la campagna di comunicazione Sicurinsieme, che darà tra l'altro la possibilità ai cittadini di dare suggerimenti per migliorare la sicurezza dei servizi.
È una componente fondamentale dell'assistenza sanitaria e un elemento imprescindibile per l'erogazione di prestazioni di elevata qualità - afferma l'assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi - la Regione è da anni impegnata a promuoverla nelle strutture sanitarie e a prevenire potenziali esiti indesiderati
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Ma la sicurezza, aggiunge Venturi, va declinata in tutti i possibili aspetti. Chi presta la propria opera per assicurare la migliore assistenza ai cittadini deve essere tutelato dalle aggressioni. Stiamo completando delle specifiche linee di indirizzo per le aziende sanitarie che condivideremo con i sindacati. La Regione investirà le risorse necessarie per contrastare ogni forma di aggressione assicurando una maggior tutela ai dipendenti, migliori sistemi di sicurezza e di vigilanza e promuovendo una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini
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