Il benessere non è mai scontato, va apprezzato e conservato, per questo bisogna godere del proprio tempo. Il tempo scorre sempre uguale, ma la nostra percezione cambia a seconda di come stiamo, delle emozioni e delle esperienze che stiamo vivendo. Può essere veloce, se siamo indaffarati o felici, può essere lento e pesante, infinito, se siamo addolorati, angosciati o preoccupati.
Alla ricerca del tempo trovato
Non possiamo cambiare gli eventi né fermare il tempo o accelerare la sua corsa, possiamo solo decidere come “restare” nel presente della vita di tutti i giorni:
- se “rifugiarci” nel passato, con nostalgia o rimpianto
- se “proiettarci” nel futuro con ansia o preoccupazione d’attesa
- o vivere pienamente assaporando la nostra vita presente
Come è scritto sul libro del Qoèlet (Qo 3,1–11) c’è un tempo per ogni cosa. Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo
.
È tempo di prenderci cura di noi. È tempo di prendersi cura di chi cura. Per farlo occorre pensare fuori dagli schemi.
Le banche del tempo
Sono luoghi nei quali si recuperano le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto tipiche dei rapporti di buon vicinato. Oppure si estende a persone prima sconosciute l’aiuto abituale che ci si scambia tra appartenenti alla stessa famiglia o ai gruppi di amici
1. Le banche del tempo sono organizzate come istituti di credito in cui le transazioni sono basate sulla circolazione del tempo invece che del denaro. L’unico obbligo che si ha è il pareggiamento del conto. Si dona un’ora del proprio tempo e si riceve un’ora del tempo di qualcun altro.
Ognuno ha talenti nascosti, passioni e competenze, che potrebbe mettere a disposizione di altri colleghi dell’azienda in cui lavora, per aiutarli a stare meglio. Una “banca del tempo” dove ognuno possa regalare quel che sa fare e ricevere quello di cui ha bisogno. Prendersi cura dell’altro significa attingere al coraggio di essere presenti in modo diverso, con gentilezza, empatia, sguardo attento e compassionevole, rispetto e gratitudine. Mentre regaliamo ad un altro il nostro tempo ci prendiamo del tempo per noi.
Il disallineamento tra il nostro sentire e il nostro “dover fare” mina nel profondo la nostra motivazione professionale. Dedicare tempo al dono di qualcosa che ci appassiona - anche solo fare un dolce, confezionare un oggetto, praticare benessere attraverso il contatto delle mani o della voce - ci porta ad essere concentrati e presenti su ciò che stiamo offrendo. Quando questo succede è come praticare una profonda meditazione, benefica per noi e per l’altro.
Quando voi onorate, riconoscete e accettate pienamente la vostra realtà presente (dove siete, chi siete, che cosa state facendo adesso), quando accettate pienamente ciò che avete, siete grati per ciò che avete, grati per ciò che esiste, grati per Essere. La gratitudine per il momento presente e la pienezza della vita adesso è la vera prosperità. Se siete presenti, non vi è mai alcuna necessità di aspettare alcunché2
Respira profondamente, assumi una posizione rilassata, radicati alla terra con una posizione comoda, appoggia le gambe alla stessa apertura delle spalle e lievemente piegate, sorridi e immagina di fare qualcosa che ti piace, ascolta il tuo corpo ed il tuo respiro, lascia scorrere i pensieri e poi chiediti: "cosa mi rende appagata/o e felice?"
Ritorna ad essere bambino, immerso nel tuo gioco preferito; concentrati solo e semplicemente in ciò che stai immaginando e poi realizzalo al meglio. Dai ad ogni giornata la possibilità di essere la più bella della tua vita. Goditi il tuo tempo!
Ti preoccupi troppo di ciò che era e ciò che sarà; c’è un detto: ieri è storia, domani è un mistero, oggi è un dono, per questo si chiama presente.” (dal film Kung Fu Panda)
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?