Il Governo, con Decreto Legge del 13 marzo 2021, n. 30, ha deciso un'altra stretta per l'emergenza Covid-19. Contestualmente, però, è nuovamente intervenuto con una serie di aiuti a sostegno dei genitori lavoratori, anticipando nuovi congedi parentali e bonus baby-sitter in seguito allo slittamento dell’approvazione dell’atteso Decreto Sostegno.
Chiusura scuole e lavoro, il pacchetto di aiuti alle famiglie
Smart working (ove possibile), congedi, bonus baby-sitter. Un tris di aiuti per le famiglie alle prese con la chiusura delle scuole e la gestione del lavoro. È quanto prevede l'ultimo decreto varato per affrontare l'emergenza Covid, che ha previsto nuovi aiuti per le famiglie alle prese con le scuole chiuse e la didattica a distanza.
Per finanziare le nuove misure il Governo ha stanziato un budget di 282,8 milioni di euro. Per fare domanda è ora necessario attendere che l’Inps diffonda una o più circolari esplicative con le modalità operative.
Congedi retribuiti al 50%, anche retroattivi
Nel caso in cui il lavoro non si presti ad essere svolto a distanza - è il caso di medici, infermieri, tecnici di laboratorio biomedico, tecnici di radiologia medica e operatori socio sanitari - il genitore lavoratore dipendente di figlio convivente minore di anni 14, alternativamente all'altro genitore, può astenersi dal lavoro per un periodo corrispondente in tutto o in parte alla durata della sospensione dell'attività didattica in presenza del figlio, alla durata della malattia Covid-19 del figlio, nonché alla durata della quarantena del figlio.
Il congedo è retribuito al 50% ed è riconosciuto anche ai genitori di figli con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, iscritti a scuole di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell'attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura.
Il decreto precisa che gli eventuali periodi di congedo parentale di cui agli articoli 32 e 33 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, fruiti dai genitori dal 1° gennaio 2021, durante i periodi di sospensione dell'attività didattica in presenza del figlio, di durata dell'infezione da Sars Covid-19 del figlio, di durata della quarantena del figlio, possono essere convertiti
nel nuovo congedo retribuiti al 50%.
Congedo non retribuito per i figli tra 14 e 16 anni
Per i figli più grandi - tra i 14 e i 16 anni - uno dei genitori, alternativamente all'altro, ha diritto di astenersi dal lavoro senza alcuna retribuzione o indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro.
Ad infermieri e OSS 100 euro a settimana per bonus baby-sitter
In alternativa al congedo, sempre per i figli conviventi minori di 14 anni, c'è la possibilità di usufruire del bonus baby-sitter: il sussidio - che verrà erogato fino al 30 giugno nel limite massimo complessivo 100 euro settimanali - è destinato a lavoratori iscritti alla gestione separata Inps, lavoratori autonomi, personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari
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Il bonus è riconosciuto anche ai lavoratori autonomi non iscritti all'Inps, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari
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Il bonus viene erogato mediante il libretto famiglia e può essere usato per i centri estivi e servizi integrativi per l'infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
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