Nursing Up, il Sindacato degli Infermieri Italiani, scende apertamente in campo contro la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano
. E lo fa con una lettera di diffida che annuncia un'azione giudiziaria che sarà depositata a breve
. In una missiva, inviata al Presidente Dott. Francesco Bonaccini, e per conoscenza al Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie On.le Francesco Boccia, il Nursing Up lamenta il perpetrarsi di azioni vessatorie a danno della partecipazione sindacale, del pluralismo e della libertà di rappresentanza
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De Palma: comportamento istituzioni travalica limiti della legalità
La dura presa di posizione
del Sindacato nasce dall'accordo, risalente al 30 aprile scorso, sancito tra il Presidente Bonacini e i sindacati Confederali.
Un patto che prevede un protocollo per l'individuazione e la destinazione di specifiche risorse finalizzate a remunerare le particolari condizioni dei lavoratori impegnati nell'emergenza Covid-19
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Si tratta di un documento condiviso tra la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Dall'accordo si evince chiaramente che di fatto sono stati esclusi tutti i sindacati autonomi, che però, forse qualcuno lo ha dimenticato, possiedono il medesimo requisito di legge, cioè quello della rappresentatività nazionale
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Troviamo questo comportamento a dir poco gravissimo, scandaloso, anticostituzionale - afferma il presidente Nursing Up Antonio De Palma - soprattutto perché di fatto non consente alle organizzazioni sindacali di tutto il mondo autonomo, come la nostra che rappresenta gli Infermieri, di poter esercitare i loro diritti, partecipando quindi alla dialettica per la sottoscrizione di importanti provvedimenti destinati a tutto il personale SSN come quello di cui si parla
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Tutto questo è assurdo, inspiegabile, alla luce del fatto che, solo pochi giorni addietro, anche il Ministro della Salute ha sottoscritto un protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della sanità in piena emergenza Covid-19 e lo ha fatto senza coinvolgere tutti quei sindacati professionali e autonomi del comparto sanità
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Con l'assurda motivazione di dover dare continuità ad un accordo confederale sottoscritto solo con tali parti sindacali. Tale modalità - continua De Palma - è stata da noi contestata con una Pec inviata al Vice Ministro della Salute
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Il Nursing Up a questo punto si chiede come sia possibile questo comportamento da parte delle istituzioni, che non non solo non è etico ma che travalica i limiti della legalità. Come si possono escludere dal dialogo tutti i sindacati autonomi che possiedono il diritto, il requisito di legge, della rappresentatività nazionale? Perché si vuole evitare il confronto diretto con le altre voci della democrazia, e quindi tutti i sindacati autonomi e, tra questi, il sindacato degli infermieri che tanto si è battuto a difesa dei sanitari durante la corrente emergenza?
De Palma continua: È grave che in una situazione di emergenza come questa per i lavoratori del comparto della salute, invece di prendere a cuore le delicate questioni che ogni giorno noi del Nursing Up solleviamo, e che vengono dal fronte perché riguardano le condizioni di lavoro degli infermieri in trincea, nella lotta contro il coronavirus, si fanno accordi solo con sindacati prescelti e pre selezionati, in barba a qualsiasi presupposto costituzionale di pluralismo e di democrazia sindacale
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Tutto questo non può, non deve accadere, perché troppo grande è il tributo che gli infermieri hanno pagato durante questa emergenza, vite spezzate, famiglie distrutte. Rimandiamo al mittente questo comportamento, che riteniamo sprezzante ed irriguardoso nei nostri confronti e degli altri professionisti sanitari.
Continueremo a combattere a testa alta, nel frattempo abbiamo convocato una conferenza nazionale informatica, perché tutti i colleghi vengano informati su ciò che sta accadendo e di come di comporta questa pubblica amministrazione. Per quanto attiene alle formalità, abbiamo diffidato il Presidente delle Regioni e delle Province Autonome di Trento e Bolzano ad astenersi dal reiterare i comportamenti denunciati, abbiamo chiesto al Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie di intervenire per ristabilire le regole di corretta partecipazione sindacale ed abbiamo dato mandato ai nostri legali - chiosa De Palma - per portare in tribunale la faccenda affinché tutto quello che abbiamo denunciato non si ripeta
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