Cgil, Cisl e Uil, sia confederali che di Categoria, e il Ministro della Salute hanno siglato un Protocollo per la prevenzione e la sicurezza dei lavoratori della Sanità in ordine all'emergenza da Covid-19
. Il documento - spiegano le tre Confederazioni in una nota - declina e integra le più opportune e rigorose precauzioni di profilassi. Tra queste, l'assicurare a tutti i sanitari esposti al rischio l'esecuzione dei test necessari ad evidenziare l'eventuale positività al SARS-CoV-2. Soddisfazione per l’intesa raggiunta tra governo e forze sociali - questo il commento del ministro della Salute, Roberto Speranza - la sicurezza per chi lavora è un aspetto fondamentale. E sono soddisfatto per l’addendum che riguarda nello specifico la parte sanitaria
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Covid-19, il protocollo siglato da Cgil-Cisl-Uil e Ministero della Salute
Il nuovo protocollo - spiega la nota - nasce come naturale integrazione di quello siglato lo scorso 14 marzo
, contenente la regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro.
Il documento riconosce l’importanza fondamentale del Servizio Sanitario Nazionale nell’attuale momento di drammatica emergenza e per il futuro. Infatti - continua la nota - oltre a declinare e integrare le più opportune e rigorose precauzioni di profilassi per tutti i medici, i professionisti sanitari e tutti gli operatori della sanità, inclusi i servizi della medicina ambulatoriale e del territorio, il Protocollo prevede l’istituzione di un Comitato Nazionale che si avvarrà della partecipazione delle organizzazioni sindacali per il continuo monitoraggio delle varie situazioni, il coinvolgimento anche territoriale dei rappresentanti aziendali dei lavoratori e della sicurezza e, soprattutto, per importanti misure finalizzate a garantire la salute dei lavoratori del settore e degli stessi cittadini del Paese
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Nello specifico, il Protocollo interviene per garantire a tutto il personale che opera nei servizi sanitari gli standard di protezione in maniera rigorosa. Prevede - continuano Cgil, Cisl, Uil e le Categorie - particolare attenzione alla necessità di fornire agli operatori gli adeguati dispositivi di protezione individuale e, soprattutto, pone la necessità di assicurare a tutto il personale esposto l’effettuazione dei fondamentali test diagnostici, prevedendo anche la loro ripetizione nel tempo, secondo criteri stabiliti dal Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza Covid-19
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Infine, l’accordo interviene anche in ordine alle misure di sanificazione degli ambienti di lavoro e insiste sulla necessità di adeguare le dotazioni organiche del sistema sanitario attraverso misure straordinarie di assunzione e di stabilizzazione dell’attuale personale precario
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