Sars-CoV-2, nessuna contaminazione dei DPI: studio pilota da Singapore

Da uno studio pilota condotto a Singapore - a cura di Sean Wei Xiang Ong e colleghi del National Centre for Infectious Diseases and Tan Tock Seng Hospital - e pubblicato da Infection Control & Hospital Epidemiology è emersa l'assenza di tracce di virus Sars-CoV-2 sui dispositivi di protezione individuale di medici, infermieri e addetti alle pulizie all’uscita dalle stanze dei pazienti ricoverati.

Sars-CoV-2 e dispositivi di protezione individuale, lo studio pilota

Infermieri indossano DPI per assistenza a pazienti Covid

Con l'espandersi della pandemia Covid-19 a livello mondiale, è aumentata esponenzialmente anche la necessità di dispositivi di protezione individuale per il personale sanitario e la conseguente carenza degli stessi.

Per valutare la sicurezza di un uso prolungato di DPI, i ricercatori del National Centre for Infectious Diseases and Tan Tock Seng Hospital di Singapore hanno effettuato uno studio di campionamento dei DPI per un giorno su medici, infermieri e addetti alle pulizie che si prendevano cura di pazienti infetti da SARS-CoV-2 confermato.

Metodi dello studio

I campioni sono stati raccolti usando una tecnica standardizzata con tamponi sterili pre-inumiditi prelevati dall’intera parte anteriore degli occhiali protettivi, dalla superficie anteriore della mascherina N95 e dalla superficie anteriore delle scarpe (gli studiosi specificano che gli US Centers for Disease Control and Prevention raccomandano guanti, camice, mascherina, occhiali protettivi o visiera monouso, senza l'uso di copriscarpe o calzari monouso) di 30 professionisti sanitari che uscivano dalle stanze dei pazienti (guanti e camici non sono stati sottoposti a tampone, perché gettati dopo ogni uso).

I pazienti assistiti dai 30 sanitari erano risultati positivi a un test per SARS-CoV-2 nelle precedenti 48 ore. Nessuno ha richiesto un supporto respiratorio e prima o durante il campionamento non è stata effettuata alcuna procedura che generasse aerosol.

Limiti dello studio

Gli autori osservano che un limite dello studio potrebbe essere rappresentato dall’uso di tamponi superficiali per il campionamento della superficie delle maschere N95 piuttosto che l’elaborazione delle mascherine in buffer di estrazione con detergenti, un metodo usato per l’isolamento dell’influenza dalle mascherine N95.

Inoltre, il tampone superficiale potrebbe essere insufficiente per il rilevamento delle particelle virali intrappolate.

Risultati

Tutti i 90 campioni sono risultati negativi per SARS-CoV-2.

I sanitari e il personale delle pulizie hanno trascorso in media 6 minuti nelle stanze dei pazienti. Le attività svolte andavano dal contatto casuale, come la somministrazione di medicinali o la pulizia, al contatto più ravvicinato, come esami obiettivi o raccolta di campioni respiratori.

Precedenti studi - scrivono i ricercatori - hanno dimostrato che virus come i Coronavirus umani comuni 229E siano in grado di sopravvivere su DPI, compresi guanti in lattice e camici monouso. Nonostante il potenziale per vasta contaminazione ambientale da SARS-CoV-2, non abbiamo trovato simile contaminazione di DPI dopo il contatto con il paziente.

Ciò garantisce che l’uso prolungato di mascherine N95 e occhialini protettivi con la rigida adesione all’igiene dell’ambiente e delle mani mentre si trattano i pazienti con SARS-CoV-2 potrebbe rappresentare un’opzione sicura, afferma il team dello studio.

Nurse24.it

Nessuna contaminazione Sars-CoV-2 su DPI del personale

Sars-CoV-2 e dispositivi di protezione individuale, lo studio pilota

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