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COVID-19

Ats Sardegna cerca infermieri per vaccinare a titolo gratuito

di Redazione

Lo denuncia il Nursing Up, in riposta all’avviso pubblico per manifestazioni di interesse nell’ambito della formazione di un elenco di infermieri disposti a svolgere attività vaccinale in forma volontaria, gratuita e fuori dell’orario di servizio. Il sindacato: Restiamo sbalorditi, invitiamo a boicottare il bando.

Infermieri volontari per vaccini Covid, Nursing Up: boicottare il bando

Covid-19: Ats Sardegna ha aperto una manifestazione di interesse per reclutare infermieri vaccinatori volontari

Avviso pubblico volto a raccogliere manifestazioni di interesse per la formazione di un elenco di infermieri disponibili a svolgere attività vaccinale – in forma volontaria, gratuita ed al di fuori dell’orario di servizio per i dipendenti Ats Sardegna – presso tutte le aree socio sanitarie locali di Ats Sardegna. È il bando attraverso il quale l’Azienda Tutela Salute Sardegna ricerca infermieri da destinare alla campagna vaccinale in forma volontaria, gratuita e al di fuori dell’orario di sevizio.

Parole scritte nero su bianco che ci lasciano sconcertati, dunque invitiamo i nostri iscritti e gli infermieri tutti a boicottare il bando. Probabilmente i questo modo la dirigenza si renderà conto della nostra importanza e del nostro ruolo nevralgico sia per il buon esito della campagna vaccinale sia per l’assistenza sanitaria all’interno del Sistema sanitario regionale. Questa la dura presa di posizione del Nursing Up, resa pubblica mediante un comunicato firmato da Andrea Farris, Nicole Carboni, Paolo Faggioni, Simona Deriu e Salvatore Camboni della segreteria provinciale.

Riporta l’avviso pubblico che per quanto riguarda lo svolgimento di prestazioni professionali, in qualità di infermiere, al di fuori dell’orario di servizio se dipendente Ats Sardegna, in forma volontaria e gratuita, finalizzate allo svolgimento dell’attività di inoculazione del vaccino anti-Sars-Cov-2/Covid-19, il personale infermieristico volontario garantisce la preparazione e l’effettuazione della vaccinazione e contribuisce alla realizzazione delle attività propedeutiche alla gestione della seduta vaccinale nel rispetto delle buone pratiche vaccinali e delle procedure della struttura.

Non ci sta il Nursing Up, che rimarca l’ennesimo sgarbo nei confronti della nostra categoria. Ancora una volta la nostra professionalità viene sminuita e svilita. Desta perplessità leggere nel bando che le attività descritte saranno svolte in forma volontaria e gratuita, al di fuori dell’orario di servizio per i dipendenti Ats Sardegna. Non è dunque prevista l’erogazione di alcun compenso, a qualsivoglia titolo o ragione.

Fermo restando – e questo strappa un sorriso amaro – che qualora l’attività di volontariato sia prestata presso un “punto vaccinale” che dista oltre 50 chilometri dalla sede di servizio per i dipendenti di Ats Sardegna, oppure 50 chilometri dalla sede di residenza/domicilio del volontario in quiescenza, l’Area socio sanitaria locale presso cui il volontario presta servizio provvederà al ristoro di spese di trasporto e spese per i pasti.

Ma la rabbia espressa dal Nursing Up attraverso il suo comunicato valica i confini della Sardegna, per approdare a Roma, al governo centrale. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo ricevuto da chi governa solo promesse che, puntualmente, sono risultate inevase. Dettagliando, tutti gli istituti contrattuali che riguardano le professioni sanitarie sono bloccati: dagli incentivi Covid alle progressioni contrattuali verticali e orizzontali, dalla produttività alle stabilizzazioni, dalle posizioni organizzative ai coordinamenti, dall’istituzione di infermieri di famiglia all’apertura di ambulatori infermieristici.

Un elenco, questo, che il sindacato degli infermieri italiani considera tutt’ora riposto nei cassetti della politica. E l’irritazione aumenta nel fare un’ulteriore considerazione: Mentre vengono negate le progressioni di carriera al personale infermieristico e delle altre professioni sanitarie, altrettanto non avviene per i dirigenti amministrativi e i medici che vedono istituite nuove strutture semplici e complesse, nonché pubblicati i relativi bandi di assegnazione.

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