Il confezionamento di una stomia può rappresentare un trauma fisico e psicologico per la persona, da qui l’importanza di implementare un percorso di educazione terapeutica che coinvolga non solo la persona portatrice di stomia, ma anche i suoi caregiver.
Per questa nuova "esperienza di cura" andiamo a Bologna, presso l’Unità Assistenziale Chirurgie Generali dell’Ospedale Maggiore, dove lavorano Massimo Grezio, Pietro Abruzzese e Ida Caldarola, infermieri stomaterapisti ed esperti in wound care, che illustrano le peculiarità del loro modello assistenziale.
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