Versatilità d’uso, non citotossicità, attività di protezione antimicrobica e di inibizione sulla proliferazione del biofilm, tema caldo nell’ottica di ridurre le resistenze batteriche e nell’uso sempre più consapevole degli antibiotici topici. Sono i punti di forza degli alginogel enzimatici, una nuova classe di medicazioni avanzate che non impattando su fibroblasti e cheratinociti è in grado di velocizzare il processo di guarigione delle lesioni. Ne abbiamo parlato con Battistino Paggi (infermiere consulente esperto in wound care), Elia Ricci (Medico chirurgo specialista in vulnologia) e Guido Ciprandi (Responsabile Alta Specializzazione Wound Care Pediatrico Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma) in occasione del XIII Congresso AISLeC.
Una soluzione versatile per ridurre il rischio di infezione nelle ferite
Gli alginogel enzimatici combinano un insieme unico di proprietà fisico-chimiche che favoriscono la guarigione umida di ferite di diversa origine, promuovono il debridement continuo delle ferite e proteggono i bordi della ferita, insieme a un'attività antimicrobica su un ampio spettro di microrganismi, che possono rallentare notevolmente il processo di guarigione della ferita.
Composto da una matrice di alginato idratato e dall’esclusivo GLG, un sistema enzimatico antimicrobico costituito da una combinazione di glucosio ossidasi e lattoperossidasi stabilizzata in guaiacolo, è sicuro per la pelle e il tessuto della ferita.
Proprio grazie alla sua particolare composizione e al sistema enzimatico antimicrobico GLG - assicurano gli esperti - questo tipo di medicazione può essere utilizzata su ferite di diversa eziologia, tipo e condizione, comprese quelle acute e croniche o a rischio di infezione.