Svizzera, Germania, paesi anglosassoni. Sono solo alcune delle destinazioni di punta degli infermieri che fuggono da mancato riconoscimento economico e difficile conciliazione vita-lavoro. A spingerli a fuggire all'estero sono "realtà più evolute" alle quali l'Italia dovrebbe guardare. Questo potrebbe sembrare un appello a non partire. E invece lanciamo una provocazione diametralmente opposta.
Perché non dovrebbero andare?
Quello della fuga di cervelli è un fenomeno che non riguarda solo la professione infermieristica, ma vista la carenza allarmante di infermieri nel nostro sistema sanitario è un tema che va affrontato con urgenza, senza più procrastinazioni.