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Patologia

Ipermetropia

di Monica Vaccaretti

L'ipermetropia, che significa vedere in modo eccessivo, è un comune disturbo ottico. Si tratta di un difetto congenito di refrazione per una anomalia nello sviluppo della lunghezza del bulbo oculare che solitamente avviene attorno ai 7 anni d'età. È caratterizzato da una vista maggiormente sfocata degli oggetti vicini rispetto a quelli distanti che appaiono più nitidi, anche se nelle forme più gravi risulta sfocata anche la visione da lontano. La luce che proviene dagli oggetti che si guardano non viene messa a fuoco perfettamente sulla retina così che l'immagine visiva si focalizza su un piano posto dietro alla retina. Ciò è causato da una curvatura insufficiente della cornea, da una malformazione del cristallino o da un globo oculare più corto rispetto al normale.

Quando e come si manifesta l’ipermetropia

ipermetropia

L'ipermetropia è un difetto congenito di refrazione per anomalia nello sviluppo della lunghezza del bulbo oculare che avviene attorno ai 7 anni d'età.

Solitamente asintomatica durante l'età giovanile, quando è lieve o si risolve spontaneamente, l'ipermetropia si manifesta soprattutto con l'avanzare degli anni, in genere attorno ai 40 anni, quando l'occhio non riesce più a compensare il proprio difetto con il meccanismo naturale dell'accomodazione, cioè quando il cristallino mette a fuoco l'immagine modificando la propria forma.

Considerando che il passaggio naturale dalla visione di oggetti distanti e oggetti vicini determina un continuo aggiustamento, il cristallino risulta essere sottoposto ad un continuo stress del muscolo ciliare che non è così mai rilassato.

Nel bambino il continuo sforzo dell'occhio potrebbe provocare strabismo, la complicanza più severa, nonché lo sviluppo di congiuntiviti e di ambliopia (occhio pigro), ossia la riduzione più o meno marcata della capacità visiva in un occhio a causa della ridotta acuità visiva dell'altro a causa di un'alterata trasmissione nervosa.

Nei pazienti più giovani, nonostante la vista risulti buona sia da vicino che da lontano, il continuo sforzo di compensazione potrebbe determinare alcuni disturbi noti come astenopia accomodativa, caratterizzata da mal di testa, bruciore agli occhi, lacrimazione anomala, vista annebbiata.

I sintomi tipici dell'ipermetropia, che può insorgere insieme ad astigmatismo e presbiopia, includono sensazioni di occhi pesanti e stanchi, dolore e bruciore agli occhi, lacrimazione eccessiva, offuscamento della vista, ipersensibilità alla luce (fotofobia), cefalea. Per vedere chiaramente si tende a strizzare continuamente gli occhi.

Come si tratta l’ipermetropia

La sensazione progressiva di un peggioramento visivo rende necessario l'uso di lenti correttive per compensare il difetto. La correzione è adeguata al numero di diottrie mancanti ed avviene con lenti convesse o convergenti, in grado di migliorare la messa a fuoco delle immagini direttamente sulla retina, e non posteriormente ad essa, facendo convergere la luce in un punto definito.

In alcuni casi può essere indicato l'intervento chirurgico. La chirurgia foto-refrattiva con laser ad eccimeri, che può essere anche personalizzata detta customizzata, consente non soltanto di trattare il difetto visivo asportando strati della cornea per rendere la sua superficie più curva ma anche di correggere, laddove siano importanti, altre imperfezioni ottiche, dette aberrazioni ottiche di alto ordine, che sono diverse in ciascun individuo, migliorando altresì la qualità dell'immagine retinica ottenuta dopo l'intervento chirurgico standard.

Visite oculistiche periodiche, a partire dai 5 anni di vita, sono fondamentali per la prevenzione. Se il bambino ha familiarità per difetti della vista o determinate patologie dell'occhio oppure adotta atteggiamenti particolari come strizzare, sfregare e storcere gli occhi mentre guarda gli oggetti o la televisione è bene anticipare la visita medica anche prima dell'età raccomandata.

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