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Patologia

Ematomi intracranici

di Chiara Vannini

Per ematoma intracranico si intende una raccolta ematica all’interno del cranio. Il sangue può accumularsi in diverse aree del cervello e la presenza di sangue causa un aumento di pressione all’interno e un danno ai tessuti e alle strutture circostanti, perché la scatola cranica è rigida e incomprimibile. I danni secondari agli ematomi possono essere più o meno gravi, a seconda della sede in cui insorgono, dall’entità dell’emorragia e dalle strutture coinvolte.

Tipi di ematomi intracranici

ematoma intracranico

La diagnosi di ematoma intracranico viene effettuata con indagini radiologiche; tuttavia, prima di procedere all’indagine radiologica, vi deve essere il sospetto di un danno cerebrale.

Gli ematomi assumono una denominazione diversa, a seconda della sede in cui insorgono. Vengono suddivisi in:

  • Ematoma subdurale: si verifica quando la raccolta ematica si crea sotto la dura madre. Si suddivide a sua volta in:
    - Acuto: è il tipo di ematoma più pericoloso, di norma secondario ad un trauma cranico grave. I sintomi compaiono immediatamente
    - Subacuto: è di norma secondario ad un trauma cranico, ma i segni e sintomi si manifestano dopo alcuni giorni
  • Cronico: è secondario ad un trauma cranico lieve, che causa un’emorragia lenta e i cui sintomi possono manifestarsi anche dopo mesi
  • Ematoma epidurale o extracranico: si verifica quando la raccolta ematica si viene a formare tra la dura madre e la volta cranica. Anche l’ematoma epidurale è di norma secondario ad un trauma cranico
  • Ematoma intracerebrale o intraparenchimale: il sanguinamento si verifica all’interno del tessuto cerebrale. Le cause possono essere traumi cranici, rottura di un aneurisma, malformazioni artero–venose congenite, ipertensione, tumori cerebrali

Cause di ematoma intracranico

Le emorragie intracraniche possono essere spontanee o traumatiche.

Cause spontanee

Cause traumatiche

Le cause traumatiche sono di norma secondarie ad incidenti stradali, sul lavoro o infortuni domestici.

Nelle persone che assumono farmaci antiaggreganti o anticoagulanti (aspirina, TAO o NAO) anche lievi traumi possono avere conseguenze significative e causare sanguinamenti importanti anche se il trauma è lieve.

Segni e sintomi

In alcuni casi, soprattutto quando l’ematoma è di piccole dimensioni, il paziente può rimanere asintomatico. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, si manifestano sintomi, anche di lieve entità.

Diagnosi

La diagnosi viene effettuata con indagini radiologiche; tuttavia, prima di procedere all’indagine radiologica, vi deve essere il sospetto di un danno cerebrale.

Il clinico procederà quindi con l’esame obiettivo, con lo scopo di valutare segni e sintomi della persona e soprattutto lo stato neurologico. Oltre all’esame obiettivo risulta fondamentale la raccolta anamnestica, al fine di comprendere se vi sono fattori di rischio di sanguinamento (esempio l’assunzione di farmaci anticoagulanti) e per comprendere le dinamiche dell’insorgenza di segni e sintomi, o gli eventuali eventi traumatici che si sono verificati.

Dopo l’esame obiettivo e la raccolta anamnestica (che possono essere svolti in maniera anche molto rapida, in relazione alle condizioni più o meno critiche/instabili del paziente) vengono eseguite le indagini radiologiche.

L’esame di prima scelta è la TC encefalo, esame in grado di mostrare tutte le strutture cerebrali e le eventuali raccolte ematiche. In secondo luogo, può essere eseguita una risonanza magnetica.

Come si trattano gli ematomi intracranici

Il trattamento varia a seconda della gravità del danno. In caso di danni lievi, può essere sufficiente la sola osservazione al domicilio o in ospedale.

In caso di danni medio – gravi di norma si opta per l’intervento chirurgico, con l’obiettivo di eliminare la raccolta ematica, arrestare l’emorragia, ripristinare gli spazi intracranici e di conseguenza la pressione intracranica.

In condizioni gravi, oltre all’intervento chirurgico, può essere necessario il ricovero in terapia intensiva e il monitoraggio continuo della pressione intracranica.

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