Nurse24.it
Scopri i master di ecampus sanità

salute mentale

Hikikomori, Cnr: tra fattori scatenanti anche iperconnessione

di Redazione

Scarsa qualità delle relazioni sociali, bassa fiducia relazionale, vittimizzazione da cyberbullismo e bullismo, iperconnessione da social media, scarsa partecipazione alla pratica sportiva extrascolastica e insoddisfazione per il proprio corpo. Sono questi gli elementi che, secondo lo studio condotto dal gruppo multidisciplinare di ricerca "Mutamenti sociali, valutazione e metodi" (Musa) dell'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Cnr-Irpps), scatenano il ritiro sociale tra gli adolescenti.

Raddoppiati gli adolescenti che non incontrano più i coetanei

hikikomori

Il fenomeno, seppur leggermente più diffuso tra le ragazze, colpisce entrambi i sessi in modo trasversale, senza sostanziali differenze.

Un recente studio pubblicato su Scientific Reports del gruppo Nature ha analizzato l’evoluzione delle interazioni sociali tra gli adolescenti italiani, evidenziando un preoccupante aumento del fenomeno del ritiro sociale.

La ricerca, condotta dal gruppo Musa del Cnr-Irpps, si basa su dati raccolti in due indagini trasversali effettuate nel 2019 e nel 2022 su un campione rappresentativo di studenti delle scuole secondarie di secondo grado, con un’età compresa tra i 14 e i 19 anni.

Attraverso avanzate tecniche di modellizzazione statistica, gli studiosi hanno identificato tre profili di adolescenti: le "farfalle sociali", gli "amico-centrici" e i "lupi solitari". Tra questi ultimi è emerso un sottogruppo particolarmente vulnerabile, i cosiddetti "ritirati sociali", ovvero adolescenti che non frequentano più i loro amici al di fuori dell’ambiente scolastico. Il numero di questi giovani è quasi raddoppiato dopo la pandemia, passando dal 5,6% nel 2019 al 9,7% nel 2022.

Secondo Antonio Tintori, uno degli autori dello studio, il Covid-19 ha accelerato la trasposizione delle relazioni umane verso la sfera virtuale, alimentando fenomeni come l’iperconnessione ai social media. Questa iperconnessione, afferma il ricercatore, non solo ha contribuito all’autoisolamento, ma è anche correlata a un aumento delle ideazioni suicidarie tra i giovani.

I dati mostrano infatti che, tra il 2019 e il 2022, il numero di adolescenti che si limitano alla sola frequentazione scolastica è drasticamente aumentato, mentre la consuetudine di trascorrere il tempo libero con gli amici è calata sensibilmente. I "lupi solitari" sono triplicati, passando dal 15% al 39,4%.

Il fenomeno, seppur leggermente più diffuso tra le ragazze, colpisce entrambi i sessi in modo trasversale, senza sostanziali differenze legate alla regione di appartenenza, al tipo di scuola frequentata o al contesto socio-economico familiare.

Questi elementi, aggravati dalla pressione sociale a conformarsi a standard estetici irraggiungibili, minano l’autostima e generano un senso di inadeguatezza nelle interazioni sociali, sottolinea Tintori.

Un aspetto interessante dello studio è che gli adolescenti già in fase di ritiro sociale tendono a ridurre progressivamente anche l’uso dei social media, suggerendo che il prolungato isolamento fisico possa condurre a una graduale rinuncia totale alla socialità.

Il fenomeno presenta analogie con il ritiro sociale noto come hikikomori in Giappone e potrebbe configurarsi come una nuova emergenza sociale. Gli autori dello studio sottolineano la necessità di interventi educativi e formativi mirati, rivolti a genitori e insegnanti, oltre a specifiche misure di sostegno per gli adolescenti più a rischio.

Il gruppo di ricerca Musa del Cnr-Irpps, tra i primi a indagare il ritiro sociale in Italia, ha avviato una nuova indagine longitudinale denominata Mutamenti Interazionali e Benessere, che si svolgerà nell’arco di cinque anni e coinvolgerà migliaia di studenti. L’obiettivo è approfondire i fattori che conducono all’autoisolamento e comprendere meglio le dinamiche di interazione tra i giovani per individuare strategie efficaci di prevenzione e intervento.

scopri i vantaggi della convenzione
Articoli correlati

Commento (0)