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salute mentale

Crisi è opportunità

di Monica Vaccaretti

Sono in crisi, dottoressa Nicoletti. Bene, ottima opportunità per te, Monica, mi risponde con un sorriso. Mi sento disorientata, ma poi inizio a comprendere, dialogando con lei, che i meccanismi psicologici interiori sono sì complessi ma sempre orientati al nostro benessere. La parola crisi deriva dal greco antico “krino” che significava separare accuratamente in agricoltura scegliendo e selezionando i semi dell'uno e dall'altra. In tutte le lingue moderne è tradotto con “scegliere, svoltare punto di vista”. La crisi può essere quindi intesa come un momento importante, un'opportunità di svolta per la vita di una persona.

Condizione emotiva destabilizzante, la crisi è un'occasione

Crisi è un fenomeno che può essere esplosivo, distruttivo, destabilizzante, pauroso e coraggioso per aprire nuovi modi di essere.

Quante volte ci capita di dirlo nel corso della vita? Succede quando qualcosa o qualcuno ci fa perdere l'equilibrio ed il benessere psicofisico. Anche se abbiamo ormai chiaro che ognuno di noi dovrebbe assumersi la responsabilità del proprio benessere psicofisiologico senza incolpare gli altri per il proprio malessere, ma cercando strategie per reagire in maniera efficace a ciò che la vita propone, in positivo e a volte in maniera anche dura.

In generale si potrebbe dire che si tratta di una condizione emotivamente intensa che può essere breve o di lunga durata e che ha effetti più o meno diffusi e duraturi. Il momento di crisi sicuramente coinvolge la persona che, se riesce e per come può, ha l'opportunità di riprendersi in mano la propria vita e fermarsi a riflettere su come svoltare in ottica olistica e migliorativa. Molti ce la fanno.

Personalmente, in quanto psicologa, ho una grande fiducia sul genere umano e non potrei lavorare supportando il cambiamento altrui, se non credessi fermamente nella possibilità di definirsi sempre di più e sempre meglio. Per esteso, si può affermare che la crisi può riguardare il singolo oppure la società intera in un determinato momento storico. Può essere soggettiva, se percepita intimamente da una persona, ed oggettiva se determinata da circostanze vissute collettivamente da un gruppo di individui in un contesto sociale. Ed anche entrambe in contemporanea, come un suono disarmonico che rimbalza e si fa eco. Queste suddivisioni ovviamente si riferiscono ad una delle numerose decodifiche teoriche, ma molto più spesso le dimensioni si intersecano dentro e fuori noi, spiega Nicoletti.

La crisi in psicologia viene quindi per lo più definita come una condizione emotiva contraddistinta da vissuti di incertezza, sfiducia, difficoltà e disorientamento che potrebbero portare la persona ad una destabilizzazione dell'equilibrio acquisito precedentemente. È un turbamento profondo che può insorgere per svariati motivi e colpisce la persona che si trova, a volte quasi improvvisamente e con un grande sentimento di sorpresa fino ad un estremo di profondo perturbamento per una mancata corrispondenza tra valori e modi di vita, specie sul piano sociale.

Sul piano della salute dal punto di vista prettamente fisiologico, si definisce crisi l'insorgenza improvvisa di fenomeni intensi, generalmente di breve durata ad esempio pensiamo alle crisi epilettiche.

Un altro significato da esplorare è la crisi dal punto di vista spirituale quando a livello personale e/o sociale ci si allontana dalla dimensione che va oltre il materiale per sfociare in ambito valori, desideri, trascendenza. Il famosissimo psichiatra italiano Assaggioli ci ricorda che le crisi spesso precedono quello che potremmo definire oggi come risveglio spirituale di quella dimensione che avvicina l'Io alla dimensione dell'inconscio superiore fino all'intuizione.

Nel parlar comune si cita poi spesso la “crisi di mezza età” per indicare quel periodo della propria vita in cui si mettono in discussione i riferimenti portanti che fino ad allora ci hanno delimitato i confini sicuri entro cui muoversi. Ed anche qui le opportunità sono molteplici per riprendere in mano la propria vita e attuare quei cambiamenti profondi che partono dal di dentro e poi si irraggiano nella vita di tutti i giorni.

Un esempio concreto? Pensiamo alla coppia che vede uscire i figli di casa e può intraprendere un percorso di coppia che immetta in una seconda luna di miele per ritrovarsi in modalità però nuova e più adeguata all'età e ai nuovi bisogni esistenziali dei partner coinvolti che potranno trascorrere in armonico amore una nuova trance della propria vita a due. Oppure pensiamo ad un evento tragico, quale la perdita di lavoro che potrebbe aprire ad un percorso individuale di profonda ricerca di un nuovo percorso che rispetti e valorizzi maggiormente i propri talenti personali e professionali per proporsi con coraggio e rinnovato entusiasmo ad un ruolo professionale finalmente soddisfacente.

La crisi può essere economica, finanziaria, energetica. Umanitaria. Sanitaria. Internazionale. Queste crisi potrebbero ricordarci tempi presenti e passati. E ce ne possono essere tante, concomitanti. A volte concatenate e che coinvolgono addirittura milioni e miliardi di persone.

Crisi è pertanto un fenomeno che può essere esplosivo, distruttivo, destabilizzante, pauroso e coraggioso per aprire nuovi modi di essere. Certamente - conclude Nicoletti -. È fondamentale però in ambito psicologico ricordare che quello che facciamo con ciò che ci capita è una scelta da intraprendere con coraggio per andare avanti, rispettando i propri tempi, prendendosi cura di sé con gentilezza e professionalità e amore per sé e senso del dovere.

  • Articolo scritto in collaborazione con la dottoressa Liliana Nicoletti, psicologa clinica e psicoterapeuta/psicodrammatista in formazione
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