Dopo gli scontri anche accesi delle settimane scorse con i sindacati e gli Ordini dei medici dell'Emilia-Romagna, la Giunta regionale ha approvato nella seduta del 26 luglio il progetto di legge (tanto contestato) che introduce in tutte le aziende sanitarie la nuova figura del Direttore Assistenziale. La decisione arriva dopo un confronto con tutti i soggetti interessati in corso da oltre un anno. La modifica normativa punta a una maggiore integrazione e responsabilizzazione di tutte le professioni sanitarie, senza intaccare la funzione di sintesi in capo alle direzioni sanitarie. Il provvedimento, che modifica l’articolo 3, comma 5, della legge regionale 23 dicembre 2004 n. 29 “Organizzazione e finanziamento delle Aziende sanitarie”, passa ora all’esame dell’Assemblea legislativa per il varo definitivo.
Istituita nuova figura nelle Ausl Emilia-Romagna, Donini: nessuno ci perde
In sostanza il Direttore Assistenziale sarà un dirigente afferente ad una delle quattro aree delle professioni sanitarie - quella infermieristico-ostetrica, quella tecnica, quella della riabilitazione e quella della prevenzione - che andrà ad affiancare il direttore generale e le altre figure ai vertici delle Ausl.
Proprio contro questo ruolo di primo piano riconosciuto alle professioni sanitarie si erano scagliati i sindacati e gli Ordini dei medici a livello regionale, parlando di una riforma che di fatto crea 15 poltrone in più
nelle aziende sanitarie e mina la figura del medico. La Regione però ha tirato dritto.
Oggi la Giunta, come si era ripromessa di fare, ha approvato il progetto di legge per l'istituzione della direzione assistenziale come strumento di valorizzazione e responsabilizzazione delle professioni sanitarie - annuncia sui social l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini - ora la parola passa all'Assemblea legislativa, per compiere fino in fondo questa riforma attesa da decenni
.
L'integrazione fra tutti i professionisti sanitari rappresenta sempre più un valore aggiunto della sanità pubblica dell'Emilia-Romagna. C'è chi, in virtù di questa legge, acquisisce una nuova responsabilità, senza che nessuno arretri o diminuisca le proprie all'interno della direzione strategica delle aziende sanitarie
, assicura Donini.
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