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Lombardia, Direzione assistenziale nel Servizio sanitario

di Redazione Roma

Mediante una nota congiunta, il Coordinamento degli Opi e il Sidmi Lombardia esprimono il loro favore nei confronti di due progetti di legge (n. 217 e n. 231) di iniziativa consiliare. Il secondo, in particolare, individua la figura del Direttore assistenziale, nominata dal Direttore Generale sulla base di un elenco regionale di soggetti idonei, che si inserisce nell’articolazione della Direzione strategica.

Direttore assistenziale, presentato il progetto di legge in Lombardia

Opi Lombardia e Sidmi Lombardia rendono noto di aver accolto, con favore, i due progetti di legge di iniziativa consiliare. Nello specifico si tratta del progetto di legge n. 217 dell’11 aprile 2022 (“Istituzione della figura del direttore assistenziale”), di iniziativa dei Consiglieri regionali: Maria Rozza, Matteo Piloni, Carlo Borghetti, Pietro Luigi Ponti, Angelo Clemente Orsenigo, Giuseppe Villani; e del progetto di legge n. 231 del 29 giugno 2022, “Valorizzazione delle figure dell’infermiere e delle professioni sanitarie”, di iniziativa dei Consiglieri regionali Giulio Gallera e Simona Tironi.

Sia il n. 217 sia il n. 231 – viene ancora comunicato – individua la figura del Direttore assistenziale, nominata dal Direttore Generale sulla base di un elenco regionale di soggetti idonei, che si inserisce nell’articolazione della Direzione strategica.

In particolare, il progetto di legge n. 231 precisa che inserire le professioni infermieristiche a pieno titolo nella direzione strategica aziendale potrà rafforzare la governance dei processi organizzativi, garantendo una più compiuta visione d’insieme, capace di valorizzare tutte le professionalità presenti, generando una maggior capacità di rispondere ai bisogni dei cittadini.

Le Direzioni assistenziali sono chiamate, in una collaborazione proattiva con i Direttori sanitario, sociosanitario e amministrativo, a definire strategie di governo delle professioni sanitarie che rappresentano nella regione l’85% circa del personale dipendente.

Il progetto di legge n. 231 articola e puntualizza ulteriormente una serie di elementi di valorizzazione della professione infermieristica, in ragione del fatto che visto il livello emergenziale di carenza, consente al personale infermieristico l’accesso a prestazioni aggiuntive oltre il normale orario di servizio anche per garantire l’implementazione dei nuovi servizi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e non solo per far fronte alle necessità vaccinali.

Da parte loro, il Sidmi Regione Lombardia e il Coordinamento regionale degli Opi della Lombardia – già intervenuto sulle parole di Letizia Moratti, , vicepresidente e assessore al welfare della Regione Lombardia, sugli infermieri supplenti dei medici – esprimono soddisfazione per la presentazione del progetto di legge n.231, che ricomprende nel suo articolato anche i contenuti e le finalità del n.217, auspicando la sua approvazione in tempi rapidi, quale espressione concreta e tangibile del senso di responsabilità, per il Servizio sanitario regionale e per la salute dei cittadini lombardi, ma anche per la valorizzazione di tutta la “filiera” professionale infermieristica.

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