Licenziato nel 2018 per giustificato motivo soggettivo da una RSA di Roma, Marco F., OSS della struttura e delegato sindacale Cgil, è stato reintegrato a seguito della sentenza del Tribunale di Roma il 3 luglio 2020 che annulla il licenziamento per la natura discriminatoria e ritorsiva del provvedimento. Fp Cgil Roma e Lazio: Riconosciuta la discriminazione per attività sindacale
.
OSS e delegato sindacale reintegrato per licenziamento illegittimo
È stato reintegrato per licenziamento illegittimo l'operatore socio sanitario che, nel 2018, era stato sospeso per un giorno e poi licenziato pochi mesi dopo. A darne notizia è la Fp Cgil Roma e Lazio, sigla della quale l'oss è delegato.
Al lavoratore sarebbero state recapitate tre contestazioni disciplinari senza aspettare i tempi e l'esito della prima, relative ai monili indossati dal lavoratore durante il servizio e “un pizzetto lungo e non contenuto”. Comportamenti - sottolinea la nota Fp Cgil - che di per sé, data la particolare natura dell’attività e il contatto con i pazienti, rileva infrazioni a regolamenti e CCNL, per i quali si prevedono tuttavia sanzioni di natura conservativa del posto di lavoro, secondo il principio della proporzionalità che le norme prevedono
.
Il Tribunale di Roma, con sentenza 3 luglio 2020, riconosce che il licenziamento è avvenuto a puro scopo ritorsivo per l’attività sindacale svolta da Marco con la Cgil e per il ruolo attivo avuto nella denuncia, insieme all’organizzazione sindacale, sulle precarie condizioni igienico sanitarie della struttura, a seguito delle quali i NAS avevano effettuato le necessarie ispezioni
.
Difeso dal sindacato attraverso i propri legali, è stato reintegrato sul posto di lavoro, condannando la Casa di Cura al versamento delle mensilità non corrisposte dal licenziamento alla reintegra e il riallineamento dei contributi previdenziali e assistenziali, oltre che delle spese processuali
, commenta la Fp Cgil di Roma e Lazio.
Commento (0)
Devi fare il login per lasciare un commento. Non sei iscritto ?