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Modello UNI/2017, modalità e termini di presentazione

di Redazione

Enpapi ricorda che la comunicazione dei dati del Modello UNI deve essere effettuata esclusivamente in via telematica da tutti coloro che sono stati iscritti ad ENPAPI per l’anno 2016, anche se solo per una frazione di anno e qualora successivamente esonerati.

Termini di presentazione del Modello UNI/2017

Da Enpapi: Cosa, come e quando inviare per la dichiarazione dei redditi con il modello UNI/2017

Il termine per la presentazione del Modello UNI/2017 scade l’11 settembre 2017.

Il Modello deve essere obbligatoriamente compilato e trasmesso anche nel caso in cui le dichiarazioni scali di riferimento non siano state presentate, o, se presentate, contengano importi imponibili pari a zero o negativi.

Nel caso di decesso dell’iscritto, l’obbligo di trasmissione del Modello, così come del pagamento delle relative somme, è a carico degli eredi.

Cosa comunicare

Enpapi ricorda agli Infermieri liberi professionisti che devono essere dichiarati gli importi del reddito professionale di lavoro autonomo e del volume d’affari prodotti nell’anno 2016 con Partita Iva individuale e/o associata, al fine di calcolare la contribuzione dovuta per tale annualità.

Come fare

Dopo aver effettuato l’accesso all’area riservata, inserendo il proprio codice fiscale ed i numeri mancanti attraverso l’ausilio della Card servizi Enpapi, selezionare la voce “Dati reddituali” nel menù all’interno del cassetto previdenziale.

È possibile scegliere tra:

  • Modello UNI: per effettuare la dichiarazione del reddito professionale e del volume di affari 2016;
  • Reddito Presunto: per effettuare la comunicazione del reddito professionale e del volume d’affari che si presume di produrre nell’anno in corso;
  • Dichiarazioni Annuali: per consultare l’elenco delle dichiarazioni annuali trasmesse e scaricare la ricevuta di avvenuta presentazione.

In caso di errore, è possibile rettificare il dato trasmesso presentando una nuova dichiarazione in via telematica.

Ritardata o omessa dichiarazione dati reddituali, le sanzioni

Nel caso di ritardo nella comunicazione dei dati reddituali si applica una sanzione pari ad €10,00 se la comunicazione è inviata entro i sette giorni successivi alla scadenza.

La sanzione è pari ad € 50,00 se la comunicazione è inviata tra l’ottavo e il novantesimo giorno successivo alla scadenza.

Oltre il novantesimo giorno viene applicata una sanzione pari ad € 100,00.

Laddove l’infedele comunicazione dia luogo ad una contribuzione inferiore a quella effettivamente dovuta, si applica una sanzione pari ad € 100,00.

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