Ancora una volta il nome degli infermieri viene calpestato, forse ingenuamente o forse non così tanto, dalla stampa nazionale. Se siamo il "popolo della pausa caffè" o meglio il popolo che "paga i tempi morti", non è cosa certamente da imputare a noi infermieri. A stancare è l'inopportuno, improprio — e ormai diventato una moda — utilizzo del termine, il più delle volte sfruttato per "acchiappare click" che per riferimenti reali, ma che ugualmente arriva a toccare un'intera categoria professionale. E, a rendere bene l'idea, è un'infermiera di sala operatoria che — in un lungo sfogo postato su Facebook — ricorda a tutti i giornalisti: quando un infermiere si ferma a bere un caffè, non immaginate nemmeno cosa può essere successo nelle ore precedenti.
Giornalisti, non vi chiedo di capire, ma di lasciare in pace noi infermieri
E' inutile cercare in giro i problemi, siamo ormai vittime di noi stessi e appena qualcuno tocca la nostra professione ci sentiamo in dovere di commentare a prescindere senza considerare che cosi facendo diamo spazio e visibilità a giornalisti o blogger strampalati che sparano notizie a caso, per non parlare della solita storia della "colpa della politica". Sappiamo bene che ci troviamo in una questa situzione grazie ai nostri continui "si caposala" o " si è sempre fatto cosi" oppure "non ho problemi a fare tre notti di fila" ecc ecc....
eppure continuiamo ad iscriverci a sindacati inutili e pagare un collegio...ops scusate...ordine che aumenta l'scrizione a fronte di zero servizi.
Non ci siamo accorti che nel resto del mondo l'infermiere è il vero conduttore dell'assistenza e non una sorta di tappabuchi pronto a sopperire qualunque mancanza delle aziende.
P.S. Per precisare anch'io sono un Infermiere strumentista e capisco benissimo la collega.
Complimenti per questo articolo.
L infermiere e' una professione che SALVA le vite in collaborazione coi medici.
Mi vengono in mente i Vigili del fuoco , uomini coraggiosi e di VALORE ma che non operano 24 h su 24 , se non vengono chiamati per un emergenza stanno in pronta disponibilità a partire magari sorseggiando un caffè o a fare una chiacchierata tra colleghi.
Quando smetteremo di litigare?
Non tuffiamoci in un inutile guerra, che non voglio dire tra poveri, la crisi che ha invaso l Italia e gli italiani ci sta portando anche a discutere su queste argomentazioni, cominciamo a rispettarci di più tutti e non guardiamo con rancore o astio gli altri, siamo tutti sulla stessa barca, il problema sono i politici degli ultimi decenni che ci hanno reso poveri dopo infintoti sperperi di denaro pubblico
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fraffa86
1 commenti
Il problema siamo noi...
#2
E' inutile cercare in giro i problemi, siamo ormai vittime di noi stessi e appena qualcuno tocca la nostra professione ci sentiamo in dovere di commentare a prescindere senza considerare che cosi facendo diamo spazio e visibilità a giornalisti o blogger strampalati che sparano notizie a caso, per non parlare della solita storia della "colpa della politica". Sappiamo bene che ci troviamo in una questa situzione grazie ai nostri continui "si caposala" o " si è sempre fatto cosi" oppure "non ho problemi a fare tre notti di fila" ecc ecc....
eppure continuiamo ad iscriverci a sindacati inutili e pagare un collegio...ops scusate...ordine che aumenta l'scrizione a fronte di zero servizi.
Non ci siamo accorti che nel resto del mondo l'infermiere è il vero conduttore dell'assistenza e non una sorta di tappabuchi pronto a sopperire qualunque mancanza delle aziende.
P.S. Per precisare anch'io sono un Infermiere strumentista e capisco benissimo la collega.