Dopo la non perfetta riuscita dell'estate 2014 si ripete il "raduno" della professione a Vieste sul Gargano, organizzato dall'Ipasvi pugliese sotto l'egida del sindacato Nursind

VIESTE. Il confronto tra gli Infermieri è sempre cosa buona e saggia e non lo diciamo solo noi. Con questo spirito e sperando di non ripetere il flop di presenze dell'estate 2014 tornano a Vieste, sul Gargano, gli stati generali dell'Infermieristica organizzati dall'Ipasvi di Bari sotto l'egida del sindacato Nursind che si presenta all'evento con la sua testa di riferimento.

Tema scelto quest'anno dal carissimo Saverio Andreula, presidente del Collegio Ipasvi di Bari, è "L'Infermiere (incompiuto) nelle nuove aree professionali - I ruoli, le competenze, le relazioni professionali e le responsabilità".

"Un appuntamento tradizionale diventato, con il passare degli anni - si legge in un comunicato degli organizzatori - occasione per riunire gli stati generali della professione infermieristica. Tre giorni di incontri, dibattiti e confronti, per valutare lo stato di salute (è il caso di dire) della sanità italiana in generale e degli infermieri in particolare. Professione, quella infermieristica, che fatica, ancora oggi, a ritagliarsi lo spazio che gli compete non solo e non tanto nelle corsie degli ospedali, ma anche nelle università e nelle aziende sanitaria locali. Per questo l’appuntamento di Pugnochiuso di Vieste dal 18 al 20 giugno prossimi, oltre a rappresentare un tradizionale momento di incontro tra gli infermieri di tutta Italia, ha assunto nel tempo quella connotazione tipica degli stati generali di una professione."

Nurse24.it seguirà l'evento come fatto nel 2014 e senza peli sulla lingua denuncerà i tentativi di far passare per confronto lo scontro che qualcuno vorrebbe continuare a tenere tutto interno alla professione.

Noi restiamo per l'unità degli Infermieri Italiani e continueremo a batterci perché chi tenta di dividere continui ad essere isolato come in questo momento.

Per chi volesse iscriversi al "raduno" può contattare l'Ipasvi barese.