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Raffaello Rosati è un Neo Infermiere formatosi nella regione Lazio, nato in ciociaria.

di laura rita santoro

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Gent.le Direttore,

ho scritto più volte circa le assunzioni dei nostri ragazzi, dei nostri infermieri neo laureati, alcuni dei quali hanno superato i dieci anni di attesa. Mentre il Governo Italiano ciurla nel manico, i nostri Infermieri fanno parlare di loro in Gran Bretagna.

Nell’articolo (Infermieri stranieri per sopperire alla carenza del National health serviceho potuto leggere un'intervista a un collega Infermiere, il Dott. Raffaello Rosati.

Raffaello Rosati è un Neo Infermiere formatosi nella regione Lazio, nato e vissuto a Frosinone. L’erede di Florence Nightal ciociaro ha studiato Infermieristica presso l’Università della Sapienza nelle sedi di Roma Ospedale IFO e poi a Frosinone. Io l’ho conosciuto durante il suo tirocinio presso l’Ospedale IFO di Roma. Un “ragazzo” normalissimo, allegro e ricco di entusiasmo. Un passionale, che con la sua forza ed entusiasmo, potrebbe scavalcare montagne.

Quando il collega partì per l’Inghilterra gli chiesi di mantenere i contatti, volevo sapere come se la cavava, ma soprattutto informarmi sul Sistema Sanitario Inglese.

Ammiro la forza di questi nostri colleghi, costretti dall’inoperosità del nostro Governo, a lasciare l’Italia nella speranza di trovare un futuro lavorativo migliore. Perché anche in Italia abbiamo bisogno di assumere INFERMIERI! È bello vedere come commentano via facebook quello che loro accade. I commenti sono “multi color”. Vale a dire che le lingue usate sono di più paesi dell’Europa del sud.

Il Paese Anglosassone sta arruolando molti Infermieri, ma sta adottando molti sistemi di trattenimento perché i colleghi decidano di restare e di buon grado. Offrono stipendi dignitosi, formazione appropriata e stimolante, ecc.

Il collega mi disse che superare la selezione non era stato facile!? Aveva impiegato più di due mesi per superare la selezione! Gli risposi − ma l’ho già raccontato − che in Italia ci avrebbe messo molto, molto di più e per uno stipendio pari a 7,40 Euro l’ora. Il collega non avrebbe potuto scegliere il reparto come, invece, è successo in Inghilterra.

Un paio di giorni dopo l’inizio del lavoro in Inghilterra mi ha chiamato. Mi ha detto, stupito, che là hanno protocolli per tutto! Prima di fare qualsiasi cosa, ti devi chiedere, ci sarà un protocollo? Sicuramente sì! Mi immagino la perplessità del collega di fronte a tanta organizzazione, noi che in Italia ci difendiamo con creativa improvvisazione! Però sono anche convinta che uno dei nostri abituato a improvvisare, di fronte a una realtà ben organizzata, saprà essere il migliore di chiunque altro! L’organizzazione o i presidi tecnologici non ci spaventano, ma nel caso di situazioni “extra protocolli” la creatività dei nostri farà la differenza! Un Sistema Sanitario ben gestito, raramente si farà sfuggire “certi” colleghi!

Le mie non sono illazioni! Durante i percorsi di studio denominati Erasmus, i nostri studenti Italiani, abituati alle nostre Università, in città come Bruxelles sono eccellenti. Sono come “bambini” nel paese dei balocchi! Gli studenti Italiani sono tra i pochi che non chiedono indicazioni, e i primi a orientarsi senza difficoltà.

Un giorno poi, scopro che parlano di lui su un articolo che avevano impostato via facebook. Ero proprio intenzionata a leggere l’articolo, mi interessava seguire la storia di Raffaello. Ho rintracciato l’autore, Peter Medeley, e mi sono fatta mandare l’articolo, che fosse leggibile. L’autore mi ha autorizzato alla pubblicazione ed eventuale traduzione dell’articolo, ma ha chiesto l’invio dell’articolo ipotizzabile pubblicato in Italia.

Probabilmente il nostro Governo dovrebbe farsi delle domande? Ma soprattutto dovrebbe dare delle risposte ai cittadini! Che siano lavoratori e/o malati! Sono molti, troppi, i professionisti sanitari che ogni giorno mette le mani sui pazienti senza la certezza, che dopo qualche settimana potrebbero non essere confermati e perdere il posto di lavoro, mal pagato! Le condizioni psicologiche dei sanitari non sono l’ideale per il compito che sono chiamati a svolgere!

I continui tentennamenti del Governo, l’inoperatività, le chiacchiere futili, sono la causa di molte morti di innocenti tra i cittadini malati che afferiscono al Sistema Sanitario Nazionale. Sono sottoposti a giudizio gli operatori sanitari, ma, anche gli operatori Sanitari sono vittime innocenti di un sistema mal gestito e privato di risorse fondamentali, come anche la “serenità” di un lavoro sicuro.

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