Trascorrere il weekend sul divano. Avrei potuto farlo, il mio lavoro ormai me lo consentirebbe. Ma chi mi conosce lo sa, sono curioso. Vivo con un sogno costante - che in parte ho già realizzato - e non posso non toccare con mano quello che penso sia qualcosa dal futuro potenzialmente grande. Se fossi uno storico potrei dire: questa è storia. Nei prossimi anni racconteremo ai nostri colleghi questi giorni come giorni della svolta. Un po' come quelli dei tanti racconti sul lontano 1992 che ho sentito. Ho deciso: come al solito vado, mi "intrufolo", vivo le emozioni, le trasformo in "qualcosa" e le racconto.
Infermieri Ambasciatori del movimento #Noisiamopronti
Emozioni
Non ho vissuto emozioni nuove. Le rivendicazioni, le sofferenze, la voglia sono quelle che conoscevo e che ho visto anche nel 2009 in piazza con il NursePride.
Ero in cerca di una nuova emozione, ma mi sbagliavo. Non sono emozioni nuove, ma un nuovo entusiasmo.
E allora ho trascorso la giornata in rigoroso silenzio, con una serie di domande che tutto il giorno mi rimbombavano nella testa.
Perché siamo arrivati a tutto questo? Perché per ritrovare un nuovo entusiasmo è stato necessario un gruppo Facebook?
La risposta è la più banale che ci possa essere.
Colpa del sindacato,
Colpa dell'Ordine,
Colpa delle aziende...
Mai nulla di più vero: è colpa di tutti. È colpa nostra
Abbiamo spento lentamente l'entusiasmo per quello che siamo e per il valore che avevamo, non credendo più nei principi, semplici ma allo stesso tempo complessi.
Come? Non aderendo al sindacato, non partecipando alla vita dell'Ordine, non vivendo l'azienda come una "cosa" personale, sentendosene una parte integrante, ma solo come il susseguirsi di un turno dopo l'altro.
E allora il #NoiSiamoPronti è riuscito a ricaricare le batterie dell'entusiasmo.
Ma adesso cosa diventeranno? Tutti vogliono sapere questo.
Forse nessuno ha la risposta, neanche i fondatori.
Mi sento solo di poter dire che le aspettative sono alte e che se non si riuscirà a canalizzare l'entusiasmo, questa giornata sarà stata solo un primo passo, con il rischio che tutto si trasformi nell'ennesima macchina burocratica che, poco per volta, esaurirà le batterie.
#NoiSiamoPronti, non deludere questi ragazzi!
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