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DDL Lorenzin, da collegio a ordine: quali differenze?

di M T

Il disegno di legge 1324 nasce per "delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché disposizioni per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute."

Cosa cambia e perché la trasformazione a Ordine

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sta lavorando al DDL che regolerà la questione degli Ordini delle Professioni Sanitarie.

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin

Come ogni singolo atto presentato alle camere, andrà sicuramente incontro a emendamenti da parte dei gruppi parlamentari che ne modificheranno in parte il testo. Presentato nel febbraio 2008, approvato lo scorso aprile dalla commissione Igiene e Sanità, arriva finalmente in aula del Senato il Disegno di Legge 1324, denominato anche DDL Lorenzin prendendo nome dal Ministro della Salute, forte promotrice del testo.

Questa normativa nasce in realtà dieci anni dopo la legge numero 43 del 2006, che già prevedeva la trasformazione in ordine del collegio IPASVI, come anche di altri collegi professionali, ma che non aveva avuto nessun atto giuridico di attuazione. In pratica la legge c'era ma non c'erano gli atti accessori che la mettevano in pratica. Questa volta però le intenzioni delle istituzioni sembrano non avere incertezze.

Quali cambiamenti porterebbe la sua approvazione parlamentare? Quali risvolti per gli infermieri? Ecco le novità presenti nel testo.

Cambiamenti in sanità

Come evidenzia il titolo della delega, il ddl non riguarda soltanto il riordino delle professioni sanitarie, ma anche altre questioni che influenzano fortemente il mondo della sanità. La sperimentazione farmaceutica, l'inserimento di pratiche sulla gestione del dolore in fase di travaglio, il riassetto delle norme penali contro l'abusivismo sanitario e contro il mercato nero di sostanze dopanti sono alcuni punti chiave sui quali il testo introduce una legiferazione in
seconda fase più specifica.

Gli infermieri acquistano anche altri membri del team professionale: vengono infatti inserite nell'elenco delle professioni sanitarie il biologo e lo psicologo, in realtà già da anni presenti nel Sistema Sanitario Nazionale.
Vengono istituite anche nuove professioni sanitarie l'osteopata, con relativo albo, ed il chiropratico, il cui registro sarà tenuto dal Ministero della Salute.

Per quanto riguarda il riordino della disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie, si prevede, tra l'altro, l'istituzione degli ordini professionali delle professioni infermieristichedelle ostetriche e degli ostetrici; delle professioni sanitarie della riabilitazione; dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione.

Il testo del disegno di legge introduce, tra le altre, anche un cambiamento sostanziale riguardante l'albo degli infermieri. Attualmente l'albo conservato dal collegio ipasvi unisce sia infermieri che infermieri pediatrici. Con la trasformazione in legge, questa doppia tipologia di iscrizione si scinderebbe in Albo degli infermieri e Albo degli infermieri pediatrici.

Collegio e Ordine: quali differenze?

Collegio, dal latino collegium, insieme di persone unite dall'esercizio di una medesima professione o carica. Il primo sinonimo è ordine.

Se la Treccani non mente mai e a livello letterario e oratorio l'uso alternato di collegio o ordine può servire soltanto a evitare ripetizioni fastidiose, la differenza tra l'uno e l'altro trova origine nella disciplina giuridica. Bisogna scartabellare fino al 1924. Il Regio Decreto di Legge n.103 riunisce infatti in Ordine le professioni per cui l'esercizio necessita di un percorso universitario e in Collegio le professioni per cui l'esercizio necessita un percorso medio superiore.

D'altro canto questa norma non è stata sempre tenuta in considerazione: i notai, professione per la quale è tassativamente richiesta la laurea in giurisprudenza, sono organizzati in Collegio Notarile. Al contempo i giornalisti si riuniscono in Ordine senza che sia richiesto un titolo universitario.

Verso l'Ordine delle professioni infermieristiche

Abbiamo fatto una panoramica sulle principali novità che cambieranno il mondo delle professioni sanitarie. Abbiamo visto la natura di ordine e collegio e la diversa discriminazione giuridica degli stessi. A questo punto la domanda potrebbe sorgere spontanea: in cosa si manifesta il vero guadagno per la classe infermieristica?

Una veste nuova. Una veste che darebbe valore anche ai passati passi avanti voluti e ottenuti. La nuova veste di Ordine, così duramente sudata, significherebbe porre fine ad una distinzione, quella tra Ordini e Collegi, non più giustificata, che si basa su antichi e subdoli criteri oramai superati.

Significherebbe un ulteriore , una nuova stelletta da cucire sulla giacca della dignità professionale, un passo verso la coerenza in un'organizzazione professionale che per troppe volte ha discriminato e non implementato le competenze.

L'estensione e la diffusione per legge della considerazione professionale che ci viene riconosciuta ogni giorno in tantissimi reparti, strutture, servizi da altri professionisti e dai cittadini. Può tutto questo essere racchiuso in un solo cambio di parola? In un cambio di forma? Esatto.

Perché noi infermieri dobbiamo talvolta migliorare in quella. Perché di sostanza ne abbiamo da vendere.

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