La fase elettorale per gli organismi centrali della Fnc Ipasvi ormai Fnopi, iniziata con il Consiglio nazionale elettorale del 27 gennaio scorso, si è conclusa in data 2 febbraio con la distribuzione delle cariche in seno al neo eletto Comitato centrale e Collegio dei Revisori dei conti. Immediatamente dopo la proclamazione degli eletti, in un editoriale pubblicato sul sito della Federazione, si è letto che Il gruppo della Presidente uscente è stato eletto...
, che hanno votato il 97% dei Collegi aventi diritto al voto" e che "la presidente uscente ha ottenuto il 96% delle preferenze
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Elezioni Ordine Infermieri - FNOPI
Se da un lato invio gli auguri di buon lavoro alla Presidente e al neo eletto Comitato centrale, dall'altro lato invito tutti loro ad una maggiore disponibilità nel rivolgersi alla collettività professionale, che è desiderosa di avere dati e informazioni precise su come si sono svolte le votazioni: in molti si chiedono se c'erano più liste e quali siano stati i risultati conseguiti da ognuno dei candidati al Comitato centrale e al Collegio dei Revisori dei conti.
Sarebbe stato corretto, ad esempio, evidenziare che c'era una sola lista in campo - quella della rinnovata presidente Mangiacavalli - che non vi era quindi alcun altro competitor, né strutturato in altra lista, né aggregato in gruppo o presentatosi come singolo.
Anche perché su questo aspetto continua il confronto con coloro che affermano che tale risultato sia la conseguenza del rilevante e inconsueto anticipo nella convocazione per il voto.
Anticipazione con la quale si è volutamente tolta ogni possibilità concreta di aggregazione competitiva per raggiungere un risultato facile, prevedibile e volutamente scontato.
Ma ancora, la mancanza di ulteriori dati e informazioni non favorisce l'attenuarsi del disagio emerso in tutta la fase elettorale; fornire notizia completa dei risultati con specifica del numero dei voti ottenuti da ogni candidato, del numero delle schede bianche e del numero di quelle nulle, sarebbe senz'altro positivo.
È noto infatti che, a seguito della definizione della data del voto a fine gennaio 2017 (per la prima volta assoluta nella storia della Fnc Ipasvi) e con un minimo preavviso, non tutti gli Ordini provinciali hanno avuto la possibilità di votare.
Alcuni erano ancora in fase di voto, altri attendevano indicazioni dal Ministero della salute su come procedere non avendo raggiunto il quorum per la seconda volta.
Ma al di là della notizia che sono stati 96 su 102 gli Ordini provinciali che hanno potuto votare (il 94% del totale) e che di questi ultimi ha votato il 97%, non vi è traccia di un elemento significativo.
Gli Ordini provinciali hanno iscritti ai propri Albi numeri diversi di professionisti; si va dai 942 iscritti di Oristano ai 32.901 iscritti di Roma.
La norma ordinistica con cui si è proceduto al voto per il Comitato centrale e per il Collegio dei Revisori dei conti, prevede che gli Ordini provinciali esprimano 1 voto ogni 200 dei loro iscritti.
L'anticipazione della chiamata elettorale, quindi, ha in realtà escluso dall'espressione del voto attraverso il loro Ordine, ben 61854 infermieri pari al 14 % del totale nazionale degli iscritti. Il che non è per nulla poco.
Messo da parte il burocratico utilizzo di cavilli normativi risalenti agli anni '50 e ormai seppelliti dall'approvazione della Legge n.3/2018 "Lorenzin", sarebbe davvero auspicabile che il Comitato Centrale della neonata Fnopi desse prova di trasparenza, diffondendo - cosa ad oggi ancora non fatta - tutti i dati inerenti il voto oltre che numeri delle preferenze riportate dai candidati, facendo propria con più convinzione la logica dell'inclusione e della partecipazione.
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