Un cortometraggio per raccontare la professione dell’infermiere e soprattutto la relazione umana con i pazienti. Si chiama “Due pennellate” e a idearlo è stata Sara Ruzzier, infermiera di Trieste.
Dieci minuti per raccontare la relazione umana della professione
L’infermiera di Trieste Sara Ruzzier lo ha ideato, probabilmente pensando a come raccontare la professione infermieristica in soli dieci minuti. Difficile. Quasi impossibile far emergere la relazione umana. Eppure è proprio quello che traspare nel cortometraggio “Due pennellate”. Il minifilm è la prima produzione cinematografica di Opi Trieste, ideata e prodotta in sinergia con la Casa del Cinema triestina, nell’ambito del progetto “Take care al cinema” che ha premiato il migliore soggetto di un autore under 35 del Friuli Venezia Giulia.
Il cortometraggio è stato diffuso domenica scorsa su Rai3, programmi Friuli Venezia Giulia, e verrà replicato domani alle 21.20 su Rai3 bis.
Siamo felici che al suo primo lancio questa iniziativa, rivolta agli under 35 del Friuli Venezia Giulia, sia stata accolta con tanta attenzione e partecipazione – ha spiegato Flavio Paoletti, presidente dell’ordine degli infermieri di Trieste -. È tempo che le nuove generazioni possano familiarizzare con la visione moderna e dinamica di questa professione e con la sua evoluzione
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La trama di “Due pennellate”
La storia ruota intorno a due pazienti: una giovane stanca di vivere e un’anziana un po’ ipocondriaca, che entra ed esce d’ospedale. L’incontro tra le due sarà un perfetto e raro caso di “contagio benefico ospedaliero” come dice l’infermiera Marta, interpretata dall’attrice triestina Lara Komar, in forze alla compagnia del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e star della fiction slovena “Fiume d’amore”.
L’entusiasmo dell’anziana paziente saprà contagiare la giovane Sofia, interpretata da un’altra attrice triestina, Giuliana Artico.
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