Un Ordine professionale spento, poco trasparente, sordo a molte richieste di spiegazioni, presente ad eventi ultracattolici, ma istituzionalmente assente in momenti cruciali per i colleghi che lavorano in prima linea. È questo che è diventato l’Opi di Rimini agli occhi degli infermieri iscritti, ai quali non è andata giù – ultima solo in ordine di tempo – la "velata" presenza (che ha avuto più il sapore di un'assenza) al flash-mob contro le aggressioni organizzato dopo l’ennesimo episodio di violenza ai danni dei sanitari, in cui un infermiere del Pronto soccorso è stato preso a pugni in faccia da un paziente, rimediando la frattura del setto nasale e una contusione alla mandibola. Una "quasi assenza" che ha fatto più rumore del timido comunicato stampa diramato sulla vicenda. Non mancano poi stranezze nella gestione dell’ente.
Anomalie nella gestione Opi Rimini
Si sa, un ente come un Ordine professionale è obbligato per legge a rendere pubblici i documenti di programmazione e rendicontazione per assicurare la più ampia trasparenza degli andamenti finanziari e agevolare la loro conoscibilità da parte dei contribuenti.
In particolare vige l’obbligo (d.lgs 14 marzo 2013, n. 33) di divulgare sul proprio sito internet - nella sezione Amministrazione trasparente - i dati relativi al bilancio di previsione e a quello consuntivo di ciascun anno in forma sintetica, aggregata e semplificata, con l’espressa finalità di assicurarne la piena accessibilità e comprensibilità.
Ora, premessa la buona fede del consiglio direttivo, sembra che queste disposizioni di legge non siano state recepite nella maniera corretta.
Il sospetto era stato messo sul piatto lo scorso 4 dicembre quando, in sede di assemblea per l’approvazione del bilancio, alla richiesta di poterne prendere visione, di poter conoscere nel dettaglio come vengano spese le risorse dell’Ordine, ci si è sentiti rispondere che - complice anche un attacco hacker al sito internet dell’ente - per problemi tecnici il caricamento della documentazione aveva subito rallentamenti, ma che i bilanci sarebbero stati resi disponibili sul web quanto prima.
Di fatto, però, così non è stato. E di mesi ne sono passati molti.
Navigando il sito Opi Rimini è stato più semplice notare le differenti versioni grafiche (dal 2015 ad oggi ci sono state almeno 6 diverse versioni del vecchio ipasvirimini.it e 2 del nuovo opirimini.it) piuttosto che reperire informazioni.
La mancata Amministrazione Trasparente
L’area Amministrazione Trasparente, ad esempio, è praticamente vuota. Solo in data 6 luglio 2019 sono comparse le relazioni dei bilanci (dal 2015 al 2019) e il bilancio preventivo 2019.
Sito Opi Rimini in data 4 giugno 2019* | Sito Opi Rimini in data 19 luglio 2019* |
Pagina dei Bilanci | Pagina dei Bilanci |
Assente la pagina dei Bilanci, assente quella delle Relazioni | Pagina delle Relazioni |
*Dati Wayback Machine, l'interfaccia web per l'estrapolazione dagli archivi dei dati riguardanti siti web |
La replica dell'Ordine
Più volte sono state avanzate richieste di spiegazioni ai membri del consiglio direttivo, altrettante volte quelle ricevute sono state risposte confuse. La stessa Marina Mazzotti - presidente dal 2015 - raggiunta telefonicamente nella mattinata di oggi si è rivelata esitante sull'argomento.
Ringraziando per la segnalazione delle anomalie riscontrabili da qualunque iscritto e ribadendo la possibilità di prendere visione della documentazione presso la sede dell'Ordine previo appuntamento, ha ammesso che la gestione del sito Opi Rimini è "abbastanza artigianale" per una precisa scelta di non avvalersi di consulenti esterni e non gravare in maniera ulteriore sulle spese.
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