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Audizione alla Camera su Sunshine Act

di Redazione

Trasparenza nel settore della salute e della farmaceutica. I componenti della commissione Affari Sociali, dopo audizione con Fnopi, concordano: Agli infermieri va accordata la possibilità di prescrivere farmaci. Lo ha scritto la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche sul proprio profilo Twitter subito dopo l’intervento della vicepresidente Ausilia Pulimeno a Montecitorio.

Pulimeno: infermieri siano liberi coautori nel percorso di vigilanza

Si è svolta oggi presso la Commissione Affari sociali della Camera l’audizione della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (Fnopi), sul cosiddetto Sunshine act, la proposta di legge "Disposizioni in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie".

Auspico che anche nel nostro Paese la figura dell'infermiere possa avere dignità prescrittiva farmacologica come avviene in Inghilterra e in Francia. Non vedo perché noi dobbiamo essere così in ritardo (On. Trizzino)

Il coinvolgimento dell’infermiere nella trasparenza prescrittiva e nei rapporti della sanità con le imprese, non è diretto come quello del medico prescrittore, ma non per questo è meno rilevante. Questa la premessa dell'audizione della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri alla Commissione Affari sociali della Camera nell'ambito dell'esame della proposta di legge.

È l’infermiere infatti – ha spiegato Pulimeno - che dovendo garantire con approccio autonomo, responsabile e personalizzato la terapia prescritta e l’uso corretto e mirato di dispositivi e apparecchiature mediche, verifica e materializza quell’aderenza terapeutica che, se la prescrizione è efficace ed effettivamente personalizzata, riguarda più che altro la capacità del paziente di seguire le indicazioni per la sua cura, ma se così non è, si trasforma in una cartina di tornasole di eventuali interessi e forme di mancata trasparenza che hanno inquinato l’utilizzo del farmaco, del dispositivo e dell'apparecchiatura medica.

Durante l'audizione dei rappresentanti Fnopi - insieme a Pulimeno erano presenti Lorio Izzo, dirigente, e Paolo Del Bufalo, responsabile dell'ufficio stampa - ha preso parola anche l'onorevole Giorgio Trizzino, che sottolineando come gli infermieri abbiano una certa autonomia prescrittiva riguardo determinati ausili o comunque, se non proprio prescrittiva, di forte indirizzo conferma la necessità di estendere l'attenzione anche su queste specifiche e ha auspicato che quanto prima anche nel nostro Paese la figura dell'infermiere possa avere dignità prescrittiva farmacologica come avviene in Inghilterra e in Francia. Non vedo perché noi dobbiamo essere così in ritardo rispetto a questa ipotesi e potenzialità.

Quello che gli infermieri chiedono è l’intervento delle istituzioni che codifichi e normi la possibilità di dare trasparenza, continuità e appropriatezza a tali percorsi anche agendo sullo sviluppo dei professionisti per renderli pieni e liberi coautori in questo percorso di vigilanza e riforma

A Trizzino ha fatto poi eco l'On. Elena Carnevali, che - dopo aver specificato come le figure che non sono mediche non sono attualmente prescrittori - sia comunque necessario un riconoscimento in questo senso sia per la categoria degli infermieri che per quella delle ostetriche.

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Commenti (1)

Mauro2018

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1 commenti

Aprite gli occhi

#1

Credo che prima di poter fare passi avanti si debbano risolvere i problemi già esistenti per la categoria primo tra tutti il demansionamento e lo stipendio assolutamente inadeguato per una figura con così tante responsabilità e poco apprezzata.