I medici non vogliono la formazione specialistica degli Infermieri per un motivo reale: le assunzioni minori nell'ambito medico. Ma basta guerre, occorre il confronto serio e costruttivo.
RIVA DEL GARDA. "Il manifestarsi di alcuni fenomeni quali l'aumento dell'età media (47 anni), l'aumento della popolazione con fragilità e malattie cronico-degenerative, la costante e profonda evoluzione scientifica e tecnologica richiedono: una evoluzione delle componenti organizzativo-assistenziali; ridefinizione degli ambiti di cura e assistenza; il rafforzamento di processi basati sulla continuità assistenziale; la standardizzazione e sistemazione delle principali prestazioni". E' il succo della relazione di Barbara Mangiacavalli al 34° Congresso Nazionale Aniarti di Riva del Garda.
Il contesto di riferimento è di matrice sociale, epidemiologico, economico e soprattutto istituzionale. Parliamo di riforma del titolo V della Costituzione, gli Assetti istituzionali emergenti nei sistemi regionali, i provvedimenti di contenimento della spesa, l'evoluzione dello skil-mix e le Reti orizzontali interaziendali.Le ricadute sul sistema salute e sul sistema infermieristico sono: organici contingenti, mancato reintegro del personale, aumento dell'età media degli operatori degli operatori dedicati all'assistenza, lentezza con cui si definiscono e affrontano i cambiamenti del Sistema Sanitario Nazionale.
Ma come si può rimediare alle mancanze? La proposta di Mangiacavalli è chiara: "occorre ritornare alla solidarietà, all'accessibilità e all'equità delle cure; i medici devono capire che il mondo sta andando da tutt'altra parte rispetto a quanto stanno credendo o provando a credere; molti medici ci danno ragione e ci danno ragione su tutto quello per cui stiamo combattendo da anni; infermieri e medici lavorano tutti i giorni assieme e in armonia, perché allora tener bloccate le formazioni specialistiche per gli Infermieri? E' semplice, con il blocco della specialistica degli Infermieri non si assume medici, ma si assumono infermieri; l'Infermiere non sostituirà mai il Medico ma lo si affianca. E ora mi rivolgo a noi Infermieri. Dove siamo e dove vogliamo andare, come Ipasvi a livello nazionale e territoriale dobbiamo decidere assieme dove vogliamo portare la professione infermieristica. Vanno bene le nuove competenze, ma sediamoci e decidiamo cosa vogliamo fare, dove, quando e perché."
"Tornando agli standard presentanti dal presidente di Aniarti Fabrizio Moggia, quali scenari ci troveremo di fronte? - conclude Mangiacavalli - NSO, NMDS, Accreditamento professionale e Certificazione delle Competenze."
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