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Il giro degli ospedali religiosi per scavalcare i concorsi

di Redazione

I dipendenti degli ospedali religiosi campani partecipano alle procedure di mobilità delle aziende ospedaliere pur senza aver sostenuto alcun concorso. Nel mirino del Movimento infermieri Campania e professioni sanitarie, Mic &Ps, stavolta ci sono finiti gli infermieri degli ospedali religiosi e la vicenda è approdata pure sul tavolo del consiglio regionale.

Ospedali religiosi, Mic&Ps: Ecco come i dipendenti evitano i concorsi

concorso pubblico

La legge prevede l'accesso alla Pa solo tramite concorso pubblico

Nello specifico si tratta della procedura di mobilità dell’Asl Caserta, che nell’ultimo bando ha escluso ben 360 infermieri con regolari concorsi dipendenti di aziende di altre regioni per non aver dichiarato il non superamento del periodo di comporto (180 giorni di malattia negli ultimi tre anni) dice il movimento in una nota.

Il punto è però che l’azienda ha invece ammesso personale di ospedali religiosi come Villa Betania e Fatebenefratelli, che sono stati assunti tramite chiamata diretta e che quindi non hanno mai superato un concorso.

Ora per accedere a una pubblica amministrazione per legge si deve superare un concorso pubblico. In pratica – continua il movimento nella nota - il gioco è: il dipendente accede a una struttura religiosa attraverso chiamata diretta e l'Asl Caserta gli dà la possibilità di partecipazione a un bando di mobilità e quindi diventare dipendente pubblico a tutti gli effetti, a dispetto della meritocrazia.

Sul caso è stata anche presentata un’interrogazione regionale da parte del consigliere e membro della commissione sanità campana Francesco Emilio Borrelli. Il vicepresidente della giunta Bonavitacola ha risposto spiegando che le aziende sanitarie locali sono state informate della questione già nel 2015, per gli ospedali religiosi a carico della rete del sistema sanitario regionale è concessa la possibilità di partecipazione ai bandi di mobilità presso pubbliche amministrazioni, purché i partecipanti abbiano espletato un regolare concorso per l'assunzione presso le strutture religiose.

Ma secondo Mic&Ps, nonostante i chiarimenti della Regione, le aziende continuano a fare un po’ come gli pare. Il bando in questione – conclude il movimento - è per soli cinque posti e contiamo almeno 20 ammessi alla mobilità Asl Caserta, persone che con scorciatoie possono precludere la possibilità a chi ha le carte in regola e che dopo anni di esperienza in strutture extraregionali si vede scavalcare o addirittura tolta la possibilità di tornare a casa.

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