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SIENA. Via l'infermiere dall'automedica, le preoccupazioni dell'IPASVI

di Redazione

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SIENA. A lanciare l'allarme su quanto deliberato dall'Azienda USL 7 di Siena la scorsa settimana è il Dott. Eduardo Micheli - Presidente del collegio Senese - un “Patto Territoriale attuativo delle azioni previste dalla Deliberazione GRT n. 1235 del 28 Dicembre 2012”, nel quale è programmata la nascita di un’Automedica con soccorritore BLSD, eliminando così la figura dell’Infermiere dall’automedica.

Le missive sono indirizzate al Direttore Generale dell'Azienda e all'Assesore Regionale, Dott. Luigi Marroni, per esprimere la crescente preoccupazione degli infermieri senesi derivante dalle scelte operate negli ultimi mesi dalla Direzione dell’Azienda USL 7 di Siena.

 

La Delibera in questione, avente per oggetto l’adozione del “Patto Territoriale AUSL 7 SIENA - Protocollo attuativo delle azioni di cui al punto 3 Deliberazione GRT n. 1235 del 28 Dicembre 2012”, sancisce una linea programmatica dell’Azienda USL 7 discutibile sotto diversi aspetti di politica sanitaria, primo tra tutti quello della riorganizzazione del territorio.

 

Ma ciò che più preoccupa - continua Micheli - è quanto riportato nelle pagine 107 e 108 del “Patto” riguardo la riorganizzazione della rete 118.

 

Sebbene già nel giugno dello scorso anno in documenti ufficiosi fosse apparsa tale opzione e questo Collegio avesse espresso alla Direzione Aziendale le proprie perplessità in merito ricevendo come risposta una evidente chiusura al dialogo, ma anche la rassicurazione che “…riguardo al 118, tutte le scelte che sono e saranno prese, si baseranno esclusivamente sull’ambito normativo di riferimento…”, nelle succitate pagine del “Patto”, sprezzante delle normative regionali e nazionali in materia, la Direzione dell’Azienda USL 7 “liquida” la professionalità dell’Infermiere inventando l’«Automedica con soccorritore BLSD» e disattendendo quanto garantito.

 

Volendo dare per scontato che la Direzione dell’Azienda USL 7 di Siena conosca la classificazione dei mezzi di soccorso e del personale in essi operante così come descritti nell’ "Atto di intesa tra Stato e regioni di approvazione delle linee guida sul sistema di emergenza sanitaria in applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 1992" (GU n° 114 del 17 maggio 1996) e dalla Del. GRT n°379 del 19/4/2004, appare evidente una esplicita volontà di contravvenire a quanto previsto dalle normative in materia, curiosamente a scapito della figura dell’infermiere.

 

Del resto l’Azienda USL 7 - ricorda Micheli - non ha mai voluto implementare neppure l’ambulanza infermieristica sebbene le linee di indirizzo della stessa Giunta e dei Piani Sanitari Regionali, ivi compresa la bozza in discussione, abbiano sempre puntato sulla professionalità dell’infermiere per integrare al meglio la rete del soccorso.

 

Tale atteggiamento deliberatamente esclusorio, mirato ad inasprire i conflitti tra professioni, è comunque, purtroppo, legittimo finché rimane nei limiti stabiliti dalla Legge che, invece, la delibera in oggetto pare prevaricare.

 

Gli infermieri della Provincia di Siena non possono forzare al dialogo chi non ha interesse ad ascoltarli, ma possono, devono e sono intenzionati a difendere con forza almeno la legalità.

 

La lettera si conclude con una richiesta diretta all'Assessore Moroni invitandolo a farsi da tramite per un dialogo evidentemente impossibile, quanto piuttosto di non consentire che le norme, nonché gli atti della Giunta cui appartiene, vengano calpestati nel silenzio generale.

 

Questo può fare solo male ai rapporti tra professioni, tra professionisti e Aziende e, più in generale, alla Sanità toscana: è, infatti, nostra presunzione credere che anche la cittadinanza, se correttamente informata, non possa che condividere le nostre preoccupazioni. Le chiediamo di aiutarci affinché ciò non accada. 

6298_DeliberaDG.pdf

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