Per la prima volta a confronto professionisti sanitari e quelli del diritto. L’occasione è stato l’evento sulla responsabilità dell’esercizio infermieristico organizzato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Frosinone.
Infermieri di Frosinone pronti per l’albo dei consulenti presso il tribunale
L’evento, voluto dal Presidente Gennaro Scialò e dal Consiglio Direttivo dell’OPI di Frosinone - e organizzato all’interno del Tribunale della Città grazie alla disponibilità e l'ospitalità del Presidente del Tribunale, il Dott. Cons. Paolo Sordi - ha visto l’alternarsi, tra saluti e relazioni, di alcune tra le più alte autorità del diritto e di stimati professionisti infermieri.
A colpire in particolar modo, come sottolineato dalla Sen. Annalisa Silvestro, la manifestazioni da parte di questi ultimi della necessità di approfondire le conoscenze su quello che è il mondo delle professioni sanitarie ed infermieristiche in particolare.
Infatti, in riferimento alla figura del professionista infermiere non sono mancati i classici scivoloni “nel gergo” ("collaboratori del medico", "ausiliari", ecc.) da parte di giudici e procuratori, a dimostrazione del fatto che c’è ancora tanta strada da fare, ma anche che il primo passo è stato fatto.
Il successivo sarà quello di ripetere la giornata nel Tribunale di Cassino così da poter vedere concretizzarsi quello che è emerso nel dibattito, ovvero la disponibilità dello stesso Tribunale di creare finalmente l’albo degli infermieri legali e forensi.
Ricadute organizzative e opportunità professioni della Legge 24/2017
La Legge Gelli ha rivoluzionato, ancora una volta l’esercizio professionale, chiarendo:
- il richiamo a quello che è la responsabilità degli esercenti delle professi sanitarie, responsabilità trasversale per tutti coloro che operano nell’abito dell’assistenza diretta
- l’applicazione delle linee guida e delle buone pratiche.
Su quest'ultimo punto c’è un ulteriore punto da chiarire, come dichiarato dalla Dott.ssa Lorena Martini - Direttore Infermieristico dell’ASL FR: l’infermiere avrà a disposizione le linee guida, ma in assenza di queste deve lavorare con buone pratiche, come ad esempio la 16° Raccomandazione del Ministero della Salute, per compiere in sicurezza un atto assistenziale.
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