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Congresso Infermieri

Aiom, XIX° Congresso Nazionale: Casa comune dell’Oncologia

di Giusta Greco

Si è svolto a Roma, dal 27 al 29 ottobre 2017, il XIX Congresso Nazionale AIOM che si è aperto con l'intervento del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che ha sottolineato la stretta collaborazione degli ultimi anni con l'Associazione Italiana di Oncologia Medica, presieduta da Carmine Pinto, il quale passa il testimone per il prossimo biennio a Stefania Gori, primo presidente donna nella storia dell'Associazione.

Infermieri specialisti in oncologia al XIX° Congresso Nazionale Aiom

L'intervento del ministro Beatrice Lorenzin al XIX° Congresso Aiom

I lavori della sessione infermieristica sono iniziati - dopo i saluti di rito introdotti dal Coordinatore del Working Group Nursing, Giovanni Micallo - affrontando l'annoso quesito delle competenze infermieristiche specialistiche, con l'esaustivo intervento di Paola Di Giulio, che ha fatto un excursus sullo stato dell'arte in Italia e in Europa, riportando come vi sia ancora una grande confusione addirittura sulla terminologia utilizzata.

Secondo Di Giulio, da tempo si parla della necessità di avere infermieri adeguatamente formati per problemi specifici e quindi per competenze specifiche, ma nel 2017 questo rappresenta un obiettivo non ancora raggiunto.

Ha sottolineato ancora l'importanza delle società scientifiche e ha auspicato l'accreditamento delle offerte formative delle Università (che spesso sono di scarsa qualità) così come una formazione altamente specialistica, non solo in oncologia ma per patologia.

A seguire, è stato di Laura Rasero il non facile compito di illustrare alla platea il punto di vista del mondo accademico sulle competenze specialistiche.

Una prima riflessione è stata quella relativa alla non completa autonomia delle Università nell'istituzione di Master e/o corsi di specializzazione, dato il vincolo degli Atenei ad “interfacciarsi con il mondo del lavoro e quindi con la possibilità della spendibilità del titolo”.

È possibile immaginare un CdL Magistrale in ambito clinico quando non sono ancora state declinate le competenze dell'infermiere “generalista”?

E ancora: è auspicabile proporre la definizione di un CdL Magistrale suddiviso in curricula, tenendo separati i percorsi clinici infermieristico e ostetrico e mantenendo unico il percorso di management per entrambe le figure?

Ai posteri l'ardua sentenza.

La prima sessione è proseguita con l'intervento di Alessio Piredda, presidente AIIAO (Associazione Italiana Infermieri di Area Oncologica), che ha ricordato l'ormai più che ventennale percorso (mai concluso) della professione infermieristica verso le competenze avanzate.

Ha chiuso la sessione Stefania Gori, neo-presidente AIOM, che ha sottolineato l'importanza di una stretta collaborazione tra le diverse figure professionali e ancora di più l'indispensabile ruolo degli infermieri di ricerca in ambito oncologico.

Immunotarget therapy

La seconda sessione si è concentrata su quella che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo delle terapie oncologiche: l'immunoterapia. Dalla descrizione accurata del suo meccanismo d'azione alla valutazione e gestione delle (nuove) tossicità, che passa anche attraverso l'educazione al paziente e/o caregiver; dalle risorse per il paziente (illustrate dalla bibliotecaria dell'Istituto Regina Elena, che mette a disposizione dei pazienti una fornitissima biblioteca online, con operatori adeguatamente formati), alle competenze e conoscenze necessarie per la gestione dei nuovi farmaci target therapy.

Formiamo una rete: Irccs a confronto sui modelli organizzativi

Molto interessante la sessione che ha visto i dirigenti infermieristici di IRCCS confrontarsi sui modelli organizzativi: dal primary nursing all'Oncology Nursing Minimum Data Set, dalle (poche) reti oncologiche regionali ai centri di coordinamento degli infermieri di ricerca (la cui scarsità accomuna quasi tutte le realtà), dai PICC team al Case management.

Iniziative Aiom

L'umanizzazione delle cure è una tra le più importanti iniziative promosse da AIOM negli ultimi anni, con la nascita della prima scuola Europea per umanizzare i reparti e le cure: HUCARE, attraverso cui si intendeva individuare strategie che potessero in qualche modo aiutare il paziente ad affrontare la malattia

Un altro tema su cui AIOM e Fondazione AIOM hanno voluto confrontarsi è quello dei cargiver: oltre 3.000.000 in Italia, prevalentemente donne, che spesso hanno la percezione di essere soli e abbandonati a loro stessi.

Ecco perché è nato il Corso per formatori di caregiver in oncologia, dedicato agli operatori che quotidianamente hanno il compito di accogliere e gestire le necessità dei caregiver e da cui è nato un Quaderno informativo, che rappresenti una traccia di orientamento nel suo nuovo, faticoso percorso.

E infine, ma non perché meno importanti, loro, i pazienti, le loro testimonianze e il loro “take home message”: abbiate cura di noi, aiutateci a non smettere di sognare.

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