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Scrive dalla Germania per pagare il ticket e ringraziare i sanitari

di Angelo

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E' accaduto all'Ospedale di Ponte a Niccheri nel Fiorentino. Un paziente tedesco si dice grato delle cure ricevute, soddisfatto del trattamento del personale.

FIRENZE. Il paziente tedesco si era presentato al pronto soccorso dell’Ospedale di Ponte a Niccheri alla fine di agosto lamentando un fastidioso irrigidimento di una metà del viso, con difficoltà di chiudere l’occhio da quella parte e la bocca piegata all’ingiù. Il primo pensiero è corso all’ictus. Aveva anche la pressione molto alta.

Al triage iniziale gli è stato attribuito un codice verde. I medici lo hanno prontamente visitato, eseguito normali esami di laboratorio e, ovviamente, una tomografia computerizzata del cranio, diagnosticando alla fine una paralisi del settimo nervo cranico periferico in corso di picco ipertensivo. Gli hanno prescritto la necessaria terapia e lo hanno dimesso in giornata.

Il paziente tedesco torna in Germania con il biglietto che gli è stato consegnato per pagare la «compartecipazione alla spesa», ma quando tenta di fare il bonifico internazionale qualcosa non funziona nei codici che vanno digitati. E lui, zelante, spedisce una e-mail al primo indirizzo che trova dell’Azienda sanitaria di Firenze, scusandosi eventualmente per non aver trovato quello più appropriato, auspicando che il suo messaggio non venga confuso come “indesiderato” (spam è il termine che usa) e chiedendo all’occorrenza di essere reindirizzato all’ufficio competente anche senza rispondere al suo messaggio in bottiglia. Non solo: scrive in inglese, probabilmente lingua più internazionale della sua.

Grato delle cure ricevute, soddisfatto del trattamento del personale, spiega di aver faticato ad individuare il codice Bic che va associato all’Iban per effettuare il pagamento e suggerisce di stampigliarlo ben evidente in futuro sui moduli della Asl impiegati per il ticket.

La sua segnalazione rimbalza sui computer dei due o tre funzionari della Asl coinvolti nella questione e, alla fine, gli viene garbatamente risposto di non preoccuparsi, perché il costo – 159,00 euro – delle cure ricevute “at the Emergency Room”, trattandosi di un codice verde, è stato direttamente addebitato al servizio sanitario tedesco, il «German National Institute of Health», mediante la «European Health Insurance Card», la Tessera europea di assistenza che lui stesso aveva puntualmente presentato al momento delle dimissioni.

Solo al pronto soccorso di Santa Maria Nuova, quello che trovandosi nel centro della città accoglie il maggior numero di turisti in visita a Firenze, i pazienti stranieri che si sono rivolti alle cure dei medici e degli infermieri sono stati il 30% degli oltre 35 mila accessi registrati lo scorso anno.

Nei 6 ospedali dell’Azienda sanitaria di Firenze lo scorso anno sono stati ricoverati più di 5 mila pazienti stranieri – le nazionalità più rappresentative sono la Romania (837), l’Albania (804), il Perù (399), la Repubblica popolare Cinese (284), il Marocco (282), le Filippine (221), lo Sri Lanka (127) e gli Stati Uniti d'America (123). Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna variano fra i 75 e i 33.

Per quanto riguarda il numero complessivo di stranieri assistiti nel corso del 2014 dalla Asl 10 sono stati in tutto 91.672. Romania e Albania la fanno da padrone, rispettivamente con 15.888 e 14.688 residenti, seguiti a notevole distanza da Cina (8.217), Perù (7.389), Filippine (5.317), Marocco (5.020), Sri Lanka (3.074), Ucraina (1.953), Polonia (1.689), Egitto (1.569), Senegal (1.480), Kosovo (1.434), Bangladesh (1.239), India (1.236), Brasile (1.051),

Germania (924) e Tunisia (857). Fra i 757 e i 635 residenti Stati Uniti, Francia, Giappone, ex Jugoslavia, Russia, Regno Unito e Georgia.

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