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Quelle patenti "facili" al 118 di Roma, la denuncia di AssoTutela

di Angelo

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ROMA. “Ares Lazio 118, sembra che l’azienda dell’emergenza sanitaria regionale sia colpita da un sortilegio: non c’è una cosa che vada per il verso giusto. Alle polemiche per le spese dei Suv, per gli appalti sospetti, per la diminuzione delle garanzie di sicurezza, per il commissariamento virtuale, ora si aggiunge la grottesca vicenda del titolo per la guida delle auto mediche”.

Lo spiega il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato, che aggiunge: “è sempre Latina al centro dell’attenzione. Le auto mediche di proprietà dell’Ares 118 – che coadiuvano le ambulanze e hanno un medico e un infermiere a bordo - non necessitano di particolari titoli per l’abilitazione alla guida così, entrambe le figure professionali possono condurle senza problemi.

 

Le cose cambiano – precisa Maritato – per le auto di proprietà delle imprese aggiudicatarie del discusso appalto al 118 di Latina, i cui veicoli sono immatricolati come “noleggio con conducente” proprio per la natura privatistica del rapporto. I conducenti quindi abbisognano della patente CAP K-B, un titolo professionale che certo, i dipendenti dell’emergenza non possiedono, così nessuno può condurre i veicoli senza pericolo di incorrere in sanzioni.

 

Un nuovo pasticcio amministrativo-gestionale. Mi chiedo – continua Maritato – chi scrive i contratti aziendali? A chi compete la programmazione e il controllo degli atti amministrativi? Come mai il commissario Spata, Deus ex machina inviato lì da Zingaretti quale ‘Soggetto Attuatore per dare impulso alle procedure previste per il futuro affidamento del servizio di emergenza-urgenza sull’intero territorio regionale’, non riesce a venire a capo della vicenda? Sono quesiti che attendono puntuale, immediata risposta, per i cittadini-contribuenti del Lazio che non ne possono più di sperperi e malgoverno”.

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