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Pillola anticoncezionale e cancro della mammella

di Alberto Ravaioli

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Due grandi studi americani sono in questo campo giunti a conclusioni contrapposte: il primo conosciuto come Nurses (Infermiere) studio che evidenziò un aumento del tumore mammario, specie in associazione alla pillola trifasica, mentre il secondo non evidenziò un rischio maggiore di tumore. 


Questi ragionamenti riferiti alle donne in premenopausa, mentre dopo la menopausa l’uso degli estrogeni appare correlato a un aumento del rischio. Di questo ultimo argomento abbiamo già parlato.


Questa settimana su Cancer Research compare un ulteriore studio che mostra una correlazione fra cancro mammario e pillola anticoncezionale.

Ma non per tutte le pillole: quelle che contengono basse dosi di estrogeni o non hanno come progestinico il norethindrone a 0.75 mg come contenuto nella pillola trifasica.

Quindi in sostanza una conferma di quanto già conoscevamo: meno rischi per la donna con pillola anticoncezionale e nessuno se a bassa dose di estrogeni.


Ma dobbiamo anche tener presente che gli estrogeni diminuiscono il rischio di cancro dell’ovaio e del colon, la possibilità di avere malattie cardiache fondamentalmente, quindi il ragionamento deve essere generale.

Il rischio quindi, semmai esiste, appare relativamente basso e dopo un certo numero di anni dalla cessazione scompare.


COMMENTO DI AR: credo di poter concludere che per la pillola anticoncezionale, con le opportune formulazioni ormonali, il rischio possa essere, nella peggiore delle ipotesi, molto modesto forse trascurabile nelle donne in premenopausa. In menopausa questo rischio esiste, ma l’uso degli estrogeni in questa classe di età non ha una controindicazione assoluta, ma va valutato con attenzione nei casi rari in cui sia necessario.

 

Editorialista
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